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Nella notte della caduta dei 5 Stelle, trionfa la Lega

A scrutinio quasi concluso, la Lega di Matteo Salvini supera il 34% delle preferenze. Un risultato storico per il Carroccio. Segue il rinato Pd di Zingaretti al 22,7%. Il Movimento 5 Stelle è al 17%, Forza Italia non dovrebbe superare il 9% mentre Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni raggiunge con agio il 6%.

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È la notte di Matteo Salvini. La Lega data sotto il 30% nei primi exit poll verso le 22.30 supera invece abbondantemente il tetto del 30% e raddoppia il Movimento 5 Stelle fermo al 17. Di Maio&co hanno forse sofferto anche la bassa affluenza al Sud, bacino di voti durante le ultime politiche che li ha portati in governo.

Affluenza al ribasso

È stata del 56,1% l’affluenza in Italia alle elezioni europee 2019, in calo rispetto al 58,7% della precedente consultazione di riferimento. Lo rileva il Viminale. L’affluenza più alta è stata in Umbria (67,7%) ed Emilia-Romagna (67,3%), la più bassa in Sardegna (36,25%) e in Sicilia (37,51%).

In Europa Popolari e Socialisti perdono la maggioranza

L’Europa si è svegliata con un Parlamento molto più frammentato rispetto a quello che ha retto le sorti dell’Unione negli ultimi 5 anni. I sondaggi non sono stati smentiti dai dati ufficiali che non sono ancora del tutto definitivi ma che consentono di tracciare un bilancio quasi conclusivo della tornata elettorale nei 28 Paesi dell’Unione.

Le due storiche famiglie che compongono il Legislativo di Strasburgo, i Popolari e i Socialisti, perdono la maggioranza assoluta: un risultato inedito. Il gruppo Popolare rimane il primo partito, con 179 seggi, ma deve registrare una perdita secca di 42 seggi. La pattuglia Socialista, pure in netto calo (-41 seggi) potrà contare su 150 parlamentari.

Il blocco centrista soffre e per tornare a governare dovrà cercare alleanze, probabilmente con i liberali democratici di Alde, più 40 deputati. Ma non basta. Per ottenere la maggioranza assoluta ci vogliono 376 seggi: servirà dunque l’appoggio di un’altra formazione. Si guarda ai Verdi, la vera sorpresa (terzo partito in Francia e secondo in Germania, dove la SPD perde notevolmente).

Cresce la destra sovranista

Cresce, come da pronostico, la Destra sovranista, radicale ed euroscettica incarnata, soprattutto, dal Rassemblement National di Marine Le Pen, il primo partito di Francia con il 23,4 % avanti di un punto alla formazione del presidente Emmanuel Macron.

In Gran Bretagna la neonata formazione pro Brexit di Nigel Farage “asfalta” gli altri partiti con il 33% delle preferenze relegando i due partiti storici, i Laburisti e i Conservatori, rispettivamente, al terzo e al quinto posto. I Tory della dimissionaria premier Theresa May incassano una sconfitta epocale fermandosi sotto il 10% delle preferenze e facendosi superare ampiamente dai Verdi e dai LibDem giunti secondi. Affluenza record (42,3%) e vittoria travolgente di Fidesz, il partito del premier Viktor Orban, alle europee in Ungheria, dopo una campagna tutta giocata in chiave anti-immigrazione. Fidesz si accaparra 13 dei 21 seggi riservati all’Ungheria.

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