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Partita l'iniziativa anzi-inflazione del governo Meloni

Il presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni al momento della presentazione dell'iniziativa il 28 settembre scorso. Ansa

Il Governo Meloni ha lanciato l'iniziativa del carrello anti-inflazione per cercare di contenere il rialzo dei prezzi e firmando un accordo con la grande distribuzione e i negozianti. Una mossa che solleva però forti dubbi sulla sua reale efficacia

Questo contenuto è stato pubblicato il 26 ottobre 2023 - 21:13
tvsvizzera.it/fra con RSI

Sono iniziati in questi giorni a comparire sugli scaffali della grande distribuzione organizzata i primi bollini tricolore sui prodotti a prezzi calmierati o fissi fino al 31 dicembre.

Ma quali prodotti sono presenti nel tanto atteso carrello salva spesa? Ecco cosa propongono i top retailer italiani per il trimestre anti-inflazione. Seppur timidamente, fa capolino nel carrello tricolore anche l’ortofrutta.

È partito ufficialmente il tanto atteso trimestre anti-inflazione. Il patto del Governo con la Grande distribuzione organizzata (Gdo) e l’industria per il carrello salva spesa ha debuttato in 23'000 punti vendita e da domenica spicca un bollino truicolore sui prodotti di largo consumo e sui beni di prima necessità che fino al 31 dicembre hanno prezzi calmierati.

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Con sconti e listini al ribasso del 10% per i beni essenziali il risparmio calcolato dai commercianti è di una trentina di euro in tre mesi in media a famiglia. 

Guardando ai fatti, in realtà l’avvio ufficiale dell’iniziativa ha trovato in questi giorni impreparati molti supermercati: dai ritardi sull’arrivo della cartellonistica a quelli della merce obiettivo della campagna.

Inoltre, la scelta di quali e quanti prodotti fanno parte del carrello salva spesa, e se offrirli scontati o a prezzo fisso, è in seno all’esercizio: quindi non c’è una regola generale, dipende da supermercato a supermercato. Altra considerazione: di bollini tricolore, in questi primi giorni, se ne vedono ben pochi. Molti sono scettici per sulla reale efficacia della misura.

Povertà in aumento 

"Oggi ci sono 6 milioni di italiani che vivono in povertà, una cosa che ci deve scandalizzare, spessissimo chi vive il peso e la sofferenza più diretta sono i Comuni e anche la Chiesa, perciò l'incontro di oggi serve anche a ringraziarli per il loro senso civico che mette al centro la persona". Lo ha sottolineato il presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi Genova a margine alla 40ma assemblea dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani.

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