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Torino, otto arresti per il caos a piazza San Carlo

Folla in una piazza rivolta verso un maxischermo; parte delle persone si gira e si guarda alle spalle
Torino, piazza San Carlo, 3 giugno 2017; l'istante precedente il panico. RSI-SWI

Un'operazione della procura di Torino ha portato all'arresto di otto persone sospettate di aver scatenato il panico in piazza San Carlo il 3 giugno 2017.

Durante la proiezione su maxi schermo della finale di Champions League si era creato il caos; nella calca erano rimaste ferite oltre 1’500 persone, tra le quali, in modo grave, una donna di 38 anni morta pochi giorni dopo in ospedale.

Da piccola criminalità a tragedia

A quanto si apprende, gli otto sospetti appartengono a un gruppo di ladri. Avrebbero tentato di compiere dei furti spruzzando dello spray urticante.

È così che, fra i 30’000 tifosi radunati in piazza, qualcuno urla all’attentato e tutti cercano di scappare. 

Ma le vie d’uscita sono poche e la piazza è ricoperta di cocci di bottiglie rotte. Per le ferite riportate, un’altra donna è rimasta paralizzata.

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L’episodio di piazza San Carlo aveva avuto un grande risalto mediatico. A lungo si era cercato di capire la causa del fuggi-fuggi generale. Ne erano seguite polemiche sulla sicurezza dell’evento.

Le inchieste

Il gruppo di ladruncoli è stato individuato attraverso le telefonate intercettate nel corso di un’altra indagine, nelle quali si faceva riferimento a una collanina rubata in piazza San Carlo.

Sul fronte delle responsabilità politiche si è chiusa giovedì un’inchiesta che vede quindici indagati, fra cui la sindaca di Torino Chiara Appendino. Le ipotesi di reato sono di omicidio, lesioni e disastro colposo.

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