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Italia, c’è l’accordo per il Conte-bis

giuseppe conte cammina
Giuseppe Conte è stato convocato al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella giovedì mattina. Keystone / Angelo Carconi

Movimento 5 Stelle e Partito democratico hanno trovato l'accordo per formare il nuovo Governo, che sarà guidato ancora da Giuseppe Conte.

Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha convocato Giuseppe Conte giovedì alle 9.30. È quanto scritto in una breve nota letta dal portavoce del capo dello Stato Giovanni Grasso. Si va dunque verso un governo formato da Cinque Stelle e Partito democratico, con Conte di nuovo premier.

Il commento del corrispondente della RSI a Roma:

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Al termine delle consultazioni al Quirinale, il capo politico del M5S Luigi di Maio ha confermato che è stato trovato “un accordo politico con il Partito democratico affinché Giuseppe Conte possa diventare di nuovo presidente del Consiglio”.

“In questi anni il nostro obiettivo è sempre stato cambiare guardando a un progetto per l’Italia di grande respiro, che mettesse al centro la persona ed i beni essenziali”, ha affermato di Maio, aggiungendo che “Giuseppe Conte è un grande interprete di un nuovo umanesimo. Uomo di grande coraggio che ha dimostrato di servire il Paese con spirito disinteressato e di abnegazione”.

“Alla luce degli equilibri parlamentari abbiamo riferito al presidente di aver accettato la proposta del M5S di indicare in quanto partito di maggioranza relativa il nome del presidente del Consiglio dei ministri. Questo nome ci è stato indicato dal M5s nei giorni scorsi”, ha dal canto suo dichiarato il leader del PD Nicola Zingaretti.

“Vale la pena tentare questa esperienza, non possiamo sottrarci a questa responsabilità – ha sottolineato Zingaretti. C’è un Italia che studia, che lavora, che produce. È l’Italia bella a cui vogliamo dare voce, che sconfigge la paura con la speranza e oppone all’odio la concordia e la condivisione”.

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Giuseppe Conte, che in questi mesi ha acquisito in patria una grande popolarità, negli ultimi giorni si è guadagnato il sostegno prima degli europei, al G7 di Biarritz, e poi, lunedì, del presidente USA Donald Trump, che lo ha definito “un uomo di grande talento”.

Sul nuovo Governo rimangono però due interrogativi. Da un lato il programma comune dovrebbe essere sottoposto dal M5S alla base del movimento attraverso la piattaforma Rousseau. Dall’altro resta l’incognita dell’attribuzione dei ministeri e del futuro di Luigi di Maio, che vorrebbe essere ricondotto al suo posto di vicepremier.

La guerra “delle poltrone”

Duro il commento del leader della Lega Matteo Salvini. “Il popolo italiano non merita di essere tenuto in ostaggio da 100 cacciatori di poltrone che al di là dei palazzi della politica non saprebbero come tirare avanti a fine mese”, ha dichiarato Salvini dopo l’incontro con Mattarella, al cui il leader della Lega ha ribadito che sarebbe più coerente tornare a votare.

“Mi auguro – ha proseguito Salvini – che nessuno regali agli italiani una lunga agonia. Si sente parlare di patrimoniali, tasse sulle successioni e sulle donazioni. Dio ce ne scampi. Abbiamo fatto quello che abbiamo fatto perché era tutto fermo. Questi già litigano prima che il governo sia nato. Se nascesse questo governo ognuno si prenderà le proprie responsabilità. Noi abbiamo la coscienza pulita”.

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