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Muro al Brennero

Nell'attesa che ripartano i flussi migratori, l'Austria si prepara ad una "invasione dei migranti" dal passo

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La rotta migratoria dei Balcani è chiusa, i migranti vengono bloccati e rimandati indietro. Mentre la nuova stagione migratoria è alle porte, regna l’incertezza su quale sarà il nuovo percorso dei flussi massicci di migranti che dall’Africa e dal Medio Oriente punteranno l’Europa, approfittando del bel tempo ed i mari calmi.


Questa incertezza ha mitigato il fenomeno migratorio anche nel Brennero, la calma è palpabile, i centri di prima accoglienza sono semivuoti ed i disagi alle stazioni ferroviarie, dovuti ai controlli della polizia, sono al minimo.


Si tratta della quiete che precede la tempesta? L’Austria, nell’attesa che ripartano i flussi migratori, si prepara ad isolare l’Italia come in previsione di una “invasione dei migranti” dal Passo del Brennero. I lavori sull’autostrada continuano, anche se a rilento. Tra le due carreggiate in prossimità del confine – con una sola ruspa – l’Austria sta predisponendo una piazzola che presumibilmente ospiterà una barriera di controllo per le auto ed i mezzi pesanti in arrivo dall’Italia.


Le organizzazioni umanitarie, la Caritas e le forze di polizia italiane, nel territorio della provincia di Bolzano – al contrario – non hanno nessuna allerta, non ci si aspetta un flusso di migranti così straordinario da costruire barricate.


Il “muro” del Brennero è visto dagli italiani come una misura eccessiva, a confermarlo è la placida atmosfera che si respira al confine. L’annuncio austriaco, che ha scombussolato l’Europa, suona come una misura rivolta più verso l’interno che all’esterno, una reazione provocata dalla preoccupante ascesa della destra populista in Austria, un cambio di passo del Governo sulla questione dei migranti, volto ad accontentare i più spaventati dall’arrivo degli stranieri, tentativo – verificatosi vano visto lo scioccante risultato del primo turno delle elezioni presidenziali, stravinte dal leader del partito di estrema destra Norbert Hofer – messo in piedi per strappare il paese dalle mani dei populisti.


Come è oramai tristemente noto – accaduto recentemente in Germania – la questione migranti è in grado di spostare voti ed è fin troppo cavalcata da politici con il pelo sullo stomaco. Una enfasi comunicativa dalla quale, i governi della civile Europa – al contrario – dovrebbero astenersi, costi quel che costi in termini di consenso politico.

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