Roma richiama l'ambasciatore dal Cairo; l'Egitto ha consegnato un dossier "di pochissime pagine", poco utile a investigatori e inquirenti
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“Richiamato per consultazioni”. Con queste motivazioni il ministro degli Affari Esteri italiano, Paolo Gentiloni, ha disposto il richiamo a Roma per consultazioni dell’Ambasciatore al Cairo Maurizio Massari. Un primo passo, non il ritiro ma il richiamo. La decisione fa seguito agli sviluppi delle indagini sulla morte di Giulio Regeni e in particolare alle riunioni svoltesi a Roma giovedì e venerdì tra i gruppi investigativi italiani ed egiziani.
In base a tali sviluppi – comunicano da Roma– si rende necessaria una valutazione urgente delle iniziative più opportune per rilanciare l’impegno volto ad accertare la verità sul barbaro omicidio dello studente universitario italiano.
La delusione italiana nasce dal fatto che il l’Egitto ha consegnato un dossier “di pochissime pagine”, documenti che, in parte, erano già noti o erano già stati consegnati, ma nessun atto giudiziario o tabulati telefonici che potessero soddisfare le richieste fondamentali avanzate dagli investigatori e dagli inquirenti.
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