Un’iniziativa che da qualche anno si sta diffondendo a Milano e che riceve sempre più consensi: il progetto delle biblioteche condominiali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
Portinerie che si improvvisano biblioteche, offrendo non solo la possibilità di prendere in prestito dei libri ma anche di conoscere i propri vicini di casa e anche di partecipare alla vita della piccola comunità di un palazzo.
A Milano la storia delle biblioteche condominiali comincia nel 2013, quando viene aperta la biblioteca in via Rembrandt: una biblioteca allestita nell’ex portineria del palazzo. Nel frattempo a Milano sono nate una decina di queste biblioteche.
Noi siamo andati proprio nella prima biblioteca condominiale di via Rembrandt 12 che oggi ospita più di 7’000 volumi. Ma come spiega l’ideatore, Roberto, l’iniziativa è nata soprattutto per conoscere gli inquilini del palazzo…
Contenuto esterno
tvsvizzera.it/fra con RSI
Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Diversità e inclusione, una sfida cruciale per Wikipedia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il più grande progetto partecipativo online ha compiuto 20 anni. Ne parliamo con una ricercatrice italo-svizzera, neo-presidente di Wikimedia Italia.
La biblioteca chiude ma il prestito continua online
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mentre teatri e musei sviluppano la loro offerta digitale, le biblioteche puntano sul prestito di e-book. Per il quale erano perlopiù già attrezzate.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ci sono vacanze che, grazie ai libri, si possono trascorrere stando a casa. Noi vi portiamo a visitare librerie dell'altro mondo.
City Light di San Francisco
San Francisco negli anni Cinquanta era considerata la culla della Beat Generation. Erano gli anni chiamati del “rinascimento” americano e la casa editrice City Lights ne era la forza letteraria. Fu aperta nel 1953 da Lawrence Ferlinghetti e pubblicò giovani poeti quali Jack Kerouac, Neal Kassady, Allen Ginsberg e Gregory Corso. “Urlo” di Ginsberg, considerato il manifesto della Beat Generation, fu una delle prime pubblicazioni. La sua messa in commercio portò seri guai giudiziari e anche un periodo di galera per Ferlinghetti che da sempre, si era battuto per la libertà di stampa e di espressione.
Di padre in figlio a Kabul
La libreria di Flower Street, una delle vie del centro di Kabul, ha una storia di oltre trent’anni ed oggi è gestita dal giovane Omaid, libraio con la passione dei poeti classici, che ha ereditato l’attività dal padre.
Nonostante la povertà, la mancanza di sicurezza e l’alto tasso di analfabetismo, sono almeno sessanta le attività librarie della capitale afghana, che oggi rappresentano presidi di resistenza e luoghi di memoria di una tradizione letteraria millenaria. Osteggiati dai Talebani, i librai che negli ultimi anni hanno riaperto le attività si trovano in diverse aree della città e, come dice Omaid, hanno un ruolo sociale fondamentale, al pari delle scuole: quello di diffondere la cultura, nella speranza che ogni mente che si apre al sapere, si trasformi in una porta chiusa alla guerra e all’intolleranza.
Una libreria boutique a Beirut
A Beirut, il pulsante quartiere di Hamra, custodisce una piccola gemma di cultura a 360 gradi: è la libreria-boutique Dar Al Mussawir, che fornisce testi di autori libanesi, medio-orientali e stranieri in più lingue. Ma Dar è molto di più: è letteralmente una casa perché nel 2011 i suoi fondatori (una giornalista, un fotografo e un’attivista) salvarono un’antica casa delle belle époque libanese dalla demolizione. È una cucina, perché si è dotata di un bistrò con piatti fusion tra la tradizione locale e altre ispirazioni; è una comunità, perché funge da luogo di incontro e collettore sociale delle diverse anime del quartiere (abitanti storici, lavoratori, intellettuali, stranieri di passaggio); è un laboratorio di idee, essendo un luogo dove sono nate due riviste libanesi, collaborazioni, progetti artistici, mostre di fotografia, workshop.
L'anno della lettura in Ghana
Senza fondi e con un patrimonio librario in calo continuo - da oltre un milione nei primi anni ‘80 a 500-000 volumi oggi - le biblioteche del Ghana rischiavano di diventare un ricordo lontano, residuo di un’epoca in cui i leader africani puntavano sull’educazione. Nel 2018 però, il governo di Nana Akufo-Addo, forte di una crescita economica tra le più alte del mondo, ha deciso di rilanciarle, dichiarando il 2019 ‘anno della lettura’ e triplicando il budget della Ghana Library Authority, una delle più antiche agenzie governative del paese.
Libreria, bar, caffè: una bella realtà a Phoenix in Arizona
La libreria Changing Hands, si trova a Phoenix, nello stato dell'Arizona e offre ai suoi clienti anche un servizio di enoteca e di caffetteria. È unica nel suo genere in tutti gli Stati Uniti e la sua proprietaria Cindy Dach, ci ha spiegato che questo tipo di libreria deve essere il futuro. L'idea di Cindy è quella di creare un luogo di svago dove poter leggere, ma anche poter sorseggiare un bicchiere di vino o prendere un aperitivo in compagnia. Changing Hands ha aperto nel 1974 ed al suo interno si respira davvero un'atmosfera piacevole.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera 800'000 persone faticano a esprimersi per iscritto. Un numero verde suggerisce corsi ad hoc. Un volontario si presta per lettere/e-mail.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.