Domenica mattina, a Reggio Calabria, è arrivata la nave con a bordo le 45 salme dei migranti, morti nell’ennesimo naufragio nel Canale di Sicilia. Dai racconti dei sopravvissuti adesso si teme che le vittime possano essere molte di più di quelle finora registrate. I sopravvissuti arrivano principalmente da Pakistan, Libia, Senegal, Eritrea e Nigeria.
Intanto, un altro gommone è stato soccorso sabato sera a sud di Pantelleria.
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Migranti, gli sbarchi non si fermano
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Una situazione che viene osservata con preoccupazione dalle autorità italiane e dalle organizzazioni di soccorso. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, difatti, segue con interesse l’aumento del numero dei migranti che arrivano attraverso il Mar Mediterraneo. Una tratta che da anni è l’unica per molti disperati che cercano la strada per l’Europa.
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Dopo l’ennesimo naufragio, avvenuto venerdì pomeriggio nel canale di Sicilia, sono almeno 45 i migranti deceduti. Ma ci sarebbero anche decine di dispersi, per i quali sono ancora in corso le ricerche. Nel frattempo, migliaia di profughi, soccorsi in mare, continuano ad arrivare nei porti italiani.
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