La gatta “sindaca” fa scuola
Marina, la micia del Municipio di Gravellona Lomellina, è vista come un esempio da altri comuni italiani
Marina non è la prima gatta sindaca del borgo di Gravellona Lomellina, paese della provincia pavese di circa 3000 anime, ma in qualche modo è quella che sta spingendo altri comuni italiani ad occuparsi di lei e di ciò che rappresenta nel mondo della pet therapy. Vanta un numero di presenze altissimo in Municipio, da quando è stata “eletta” nel luglio del 2013. Ha già concelebrato un matrimonio con tanto di fascia tricolore italiana insieme al sindaco che, ironia della sorte, si chiama Francesco Ratti, che ha vissuto per un periodo nel Luganese.
Lo stesso Ratti ha raccontato che tutto è nato quasi per caso con le micie che hanno preceduto Marina. Nel 2005 ha portato infatti nel palazzo del comune la prima gatta, trovata lì, sola, poco fuori dai cancelli. Un riparo per l’animaletto che da provvisorio è diventato definitivo fino alla sua morte, tanto da essere letteralmente adottata dagli impiegati dell’amministrazione. Dopo questa è arrivata un’altra micia, ed infine Marina.
Gravellona Lomellina si è così guadagnata la menzione di comune più “animal-friendly” d’Italia e diverse amministrazioni comunali hanno guardato al gatto negli uffici pubblici come ad una sorta di pet therapy in grado di contenere “fisiologiche tensioni di questo ambiente”, come ha confermato l’impiegato Massimo Rossi, “papà” di Marina. Il funzionario ha spiegato quanto possa fare una bestiuola all’interno di un gruppo di lavoratori, a partire dal mutamento della coscienza collettiva nei confronti degli animali, fino a nuove punte di produttività con meno stress in ufficio.
sdr
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