Annunciati i ministri del governo Draghi
In Italia, il premier designato Mario Draghi è salito venerdì alle 19 al Quirinale, residenza ufficiale del presidente della Repubblica, per sciogliere la riserva e accettare l'incarico di formare un nuovo governo. Al termine del colloquio con Sergio Mattarella, Draghi ha letto la lista dei ministri, che insieme a lui giureranno sabato alle 12. Il voto di fiducia è previsto al Senato mercoledì e alla Camera giovedì.
Dopo giorni di consultazioni con i rappresentanti dei partiti e della società civile, l’ex governatore della Banca d’Italia ed ex presidente della BCE ha dunque messo a punto il suo esecutivo, formato per un terzo da tecnici (ai quali vanno ministeri chiave) e per due terzi da politici. Al termine dell’incontro di oltre 40 minuti con il capo dello Stato, Mario Draghi ha letto i 23 nomi, che includono alcune conferme dal precedente governo guidato da Giuseppe Conte.
Luigi Di Maio (Movimento 5 Stelle) resta a capo del ministero degli Esteri, l’ex prefetta e dirigente pubblica Luciana Lamorgese all’Interno, Dario Franceschini (Partito democratico) alla Cultura, Lorenzo Guerini (PD) alla Difesa e Roberto Speranza (LeU) alla Salute. Stefano Patuanelli (M5S) farà parte anche del nuovo esecutivo ma passa alle Politiche agricole.
Anche se i deputati del M5S legati al dissidente Alessandro Di Battista dovessero votare no o astenersi nel voto di fiducia, l’esecutivo del Professore potrebbe superare quello di Mario Monti, che ottenne inizialmente 281 sì al Senato e 556 sì alla Camera, ciò che rappresenta il primato nella storia repubblicana. L’unico partito che ha dichiarato che non voterà la fiducia è Fratelli d’Italia, che conta una cinquantina di parlamentari.
Nella lista dei ministri con portafoglio figura anche Marta Cartabia, già presidente della Corte costituzionale, scelta per la Giustizia. Il fisico Roberto Cingolani, già direttore dell’Istituto italiano di tecnologia, sarà a capo del nuovo ministero della Transizione ecologica. Economia e Finanze saranno competenza del direttore generale della Banca d’Italia Daniele Franco, mentre lo Sviluppo economico è stato attribuito a Giancarlo Giorgetti (Lega). Andrea Orlando, vicesegretario del PD, sarà ministro del Lavoro (aveva diretto altri dicasteri nei governi Letta, Renzi e Gentiloni). Completano la squadra i professori Enrico Giovannini (Infrastrutture e Trasporti), Patrizio Bianchi (Istruzione) e Cristina Messa (Università e ricerca).
I ministri senza portafoglio sono Federico D’Incà (M5S) ai Rapporti con il Parlamento, Vittorio Colao all’Innovazione tecnologica e transizione digitale, Renato Brunetta (Forza Italia) alla Pubblica amministrazione, Maria Stella Gelmini (FI) agli Affari generali e Autonomie, Mara Carfagna (FI) al ministero per il Sud e la Coesione territoriale, Fabiana Dadone (M5S) alle Politiche giovanili, Elena Bonetti (Italia Viva) confermata alle Pari opportunità e Famiglia, Erika Stefani (Lega) alle Disabilità e Massimo Graravaglia (Lega) al Turismo.
L’età media dei membri dell’esecutivo è 55 anni; 17 di essi hanno già ricoperto ruoli di governo, mentre sei sono esordienti (Cartabia, Franco, Cingolani, Bianchi, Colao e Messa). Otto le donne (3 tecniche e 5 politiche) e quindici gli uomini (5 tecnici, 10 politici).
Il collegamento con il corrispondente RSI da Roma pochi minuti dopo l’annuncio.
L’Italia che Draghi si appresta a governare ha registrato nel 2020 una delle più consistenti diminuzioni del PIL della zona euro (-8,9%). Il Paese conta molto sugli oltre 200 miliardi di euro di fondi europei, che sono tuttavia legati alla presentazione di un dettagliato piano di spesa e a riforme che dovranno essere concretizzate dal nuovo premier. Nella lista delle priorità di Draghi figura anche un’accelerazione della campagna vaccinale anti-Covid.
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (News e TG del 12.02.2021)
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