Italia, rinvenuto cibo scaduto da 20 anni in alcuni rifugi di montagna
Keystone-SDA
Durante controlli nei rifugi dell’Appennino emiliano-romagnolo, i carabinieri hanno sequestrato oltre 700 chili di alimenti scaduti, anche da più di 20 anni, riscontrando gravi irregolarità igienico-sanitarie che hanno portato alla sospensione di quattro attività e a multe per 27'000 euro.
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Oltre 700 chili di carni (daino, cervo, cinghiale, bovino), trote salmonate, salumi, latticini, bevande e altri alimenti scaduti, anche da più di 20 anni.
È il quantitativo sequestrato dai carabinieri di Bologna – per un valore di circa 35’000 euro – nei controlli effettuati nell’ultimo mese in rifugi, punti di ristoro e locande di montagna nell’Appennino emiliano-romagnolo. Si trattava di alimenti che venivano utilizzati nella preparazione dei piatti da servire a clienti ed escursionisti.
In totale sono stati eseguiti 16 controlli, che hanno permesso di promuovere a pieno solo quattro delle realtà ricettive e di ristorazione ispezionate, mentre in altri rifugi sono state riscontrate gravi irregolarità, scrive oggi l’agenzia italiana ANSA.
Alla fine quattro attività di ristoro, per un valore di circa 2 milioni e 600mila euro, sono state sospese, e sono scattate multe per un totale di 27mila euro. Tutte le irregolarità sono state segnalate alle aziende sanitarie locali (AUSL), per l’emissione dei provvedimenti restrittivi.
Per quanto riguarda le condizioni igienico-sanitarie, i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) segnalano di aver trovato situazioni nelle quali cani e gatti si muovevano liberamente nei magazzini di scorte alimentari e dove venivano preparate le pietanze. In altri casi le cucine risultavano totalmente annerite dal fumo dei fuochi e gli intonaci delle pareti e dei soffitti distaccati. Diversi dei magazzini degli esercizi ispezionati erano invasi da ragnatele e muffe.
E ancora: nei pressi di una locanda di montagna un laboratorio per la preparazione di pasta all’uovo era stato ricavato abusivamente in un garage, con il pavimento ricoperto di escrementi di roditori, mentre in un magazzino di bevande e alimenti un congelatore a pozzetto è stato trovato all’interno di un bagno privato.
Tra le irregolarità riscontrate nei vari rifugi, anche affettatrici e macchine impastatrici sporche, così come confetture e verdure sottolio in vasetti, senza l’adozione di adeguate procedure di pastorizzazione. In uno dei rifugi controllati scoperti anche 5 chili di tartufo nero privo di tracciabilità e in un’altra struttura 6 chili di funghi porcini essiccati dagli stessi gestori, senza documenti che ne attestavano la commestibilità da parte dell’AUSL.
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