Italia, Governo sotto accusa per aver liberato un generale libico
L'uomo è stato rispedito in Libia con un volo di Stato.
Copyright 2023 The Associated Press. All Rights Reserved
Irritazione nei confronti del Governo italiano per il caso dell’ufficiale libico ricercato per crimini di guerra e torture. Prima arrestato e poi liberato e riportato in Libia su un volo di Stato. Irritazione anche della Corte penale internazionale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj con RSI
L’estradizione dell’ufficiale libico Njeem Osama Elmasry dall’Italia con un volo di Stato ha suscitato stupore all’Aja, sede della Corte penale internazionale, che aveva chiesto il suo arresto ed estradizione.
In un comunicato la Corte sottolinea che sta ancora aspettando da Roma spiegazioni su quanto successo. Sull’uomo pendeva un mandato di arresto internazionale – emesso dalla Corte dell’Aja – per crimini di guerra e contro l’umanità, uccisioni, stupri e torture avvenuti in varie prigioni di Tripoli dal 2015, strutture di cui Elmasry era il responsabile.
Nonostante questo, però, dopo l’arresto avvenuto a Torino nella notte tra sabato e domenica le autorità italiane lo hanno scarcerato e riportato a Tripoli martedì sera con un volo di Stato. Nella capitale libica l’uomo è stato accolto da una folla gioiosa all’aeroporto.
La responsabilità di quanto accaduto viene scaricata dalla maggioranza sulla magistratura, accusata di aver commesso errori di procedura. Il Governo italiano è però sempre più sotto pressione, e giovedì il tema è stato affrontato in Senato.
Il servizio del TG 20.00 della RSI del 23 gennaio 2025:
Contenuto esterno
“Avete liberato un criminale internazionale dopo che ci avete promesso che avreste seguito dappertutto i trafficanti”, ha dichiarato il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Giuseppe De Cristoforo. “Non si tratta di un errore di arreesto, ma di una decisione politica”, ha dal canto suo aggiunto la senatrice del PD Sandra Zampa.
Decisione politica perché – secondo l’opposizione – il Governo non voleva irritare le autorità libiche, fondamentali per contenere le partenze di migranti. In aula il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha rimandato alla prossima settimana spiegazioni dettagliate.
Ha invece spiegato il perché – dopo la liberazione – Elmasry è stato subito riportato in Libia. “Il cittadino libico era a piede libero in Italia e presentava un profilo di pericolosità sociale. Ho adottato un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato”. Ora da più parti ci si chiede perché, se era così pericoloso, non è stato consegnato alla Corte internazionale dell’Aja, ma rimandato a Tripoli su un volo di Stato.
Violenti temporali causano danni e feriti in tutta la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
I forti temporali verificati nel pomeriggio e nella serata di ieri hanno causato danni in diversi cantoni. Una persona è rimasta gravemente ferita a Nidau e una a Zofingen, mentre il festival open air Festi'neuch è stato evacuato.
Vallese, situazione stabile nella Val de Bagnes, evacuazione rientrata
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si è stabilizzata la situazione nell'alta Val de Bagnes, in Vallese, colpita a inizio giugno da una forte ondata di maltempo e a rischio di nuove colate detritiche.
Due terzi degli apprendisti svizzeri lamentano problemi psicologici
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due terzi degli apprendisti soffrono di problemi psicologici e non trovano sostegno nel sistema di formazione professionale, secondo un'indagine di WorkMed.
CICR, con l’escalation in Medio Oriente sale il rischio di crisi globale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'ulteriore escalation del conflitto in Medio Oriente rischierebbe di scatenare una crisi umanitaria incontrollata su scala globale.
Posta svizzera, l’aumento dei prezzi accresce il giro d’affari
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 la Posta svizzera ha registrato uno dei più alti tassi di crescita del fatturato, grazie soprattutto all'aumento dei prezzi. Per contro, i volumi di lettere, giornali e riviste inviati hanno continuato a diminuire.
L’economia svizzera è in balia di un effetto boomerang
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'economia svizzera si prepara ad affrontare il contraccolpo dopo l'incremento delle esportazioni verso gli Stati Uniti nel primo trimestre, in attesa dei dazi da tempo promessi da Trump.
Spogliatoi scolastici, zona a rischio di vergogna e bullismo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli spogliatoi degli impianti sportivi scolastici stanno diventando un punto caldo per bullismo, litigi e riprese non autorizzate con i cellulari: lo scrive oggi la NZZ am Sonntag (NZZaS), che al tema dedica un ampio approfondimento.
Blatten, 17 milioni di franchi raccolti dalla Catena della solidarietà
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli svizzeri corrono in aiuto di Blatten, il comune vallesano distrutto da una frana caduta il 28 maggio: la Catena della solidarietà ha raccolto 17 milioni di franchi, stando alle informazioni disponibili sino a ieri pomeriggio.
Grigioni, 100 anni fa veniva tolto il divieto di circolazione per le auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dal 1900 al 1925 nel Canton Grigioni vigeva un divieto di circolazione per le macchine. Ci vollero ben nove votazioni per cambiare le norme e allinearsi al resto della Svizzera. L'ultima ebbe luogo il 21 giugno 1925.
Il Governo svizzero approva il nuovo pacchetto di accordi con l’UE
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha dato il via libera venerdì agli accordi Svizzera-UE volti a stabilizzare e sviluppare le relazioni con Bruxelles. La procedura di consultazione è aperta fino al 31 ottobre.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.