Italia, il maltempo non dà tregua
Temporali, vento e alberi caduti, ma anche frane e neve. L'Italia è ancora nella morsa del maltempo, a causa del quale altre cinque persone hanno perso la vita nelle ultime ore. Ingenti i danni all'agricoltura.
L’emergenza maltempo non sembra essere finita. A causa delle intemperie l’allerta è rossa in Veneto, arancione in Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Abruzzo, Molise e Sicilia.
Due persone sono morte in Valle D’Aosta e due in Trentino Alto Adige. A Lillianes (Aosta) sulla strada regionale per Gressoney, un enorme castagno si è abbattuto su un’auto in transito: a bordo due pensionati che non hanno avuto scampo.
Ad Antermoia, in val Badia, è morto un anziano cadendo dal tetto di una malga che stava riparando dai danni provocati dalle raffiche di vento dei giorni scorsi. La disgrazia è avvenuta nella stessa zona dove nella notte fra domenica e lunedì era morto un vigile del fuoco volontario.
Nell’ospedale di Bolzano è deceduto un automobilista rimasto gravemente ferito in un incidente stradale causato dal maltempo a Coldrano di Laces, in val Venosta, nella notte fra lunedì e martedì. Uscito da una galleria, l’uomo era finito con l’auto contro alcuni alberi abbattuti dal vento e il mezzo su cui viaggiava si era ribaltato.
Ed è morto per il maltempo in Lombardia anche un anziano l cui corpo è stato trovato mercoledì pomeriggio tra i rami degli alberi vicino al Chiese: dai primi accertamenti sarebbe scivolato nel corso d’acqua, e poi trascinato dalla corrente del fiume.
Nel Bellunese l’energia elettrica e la distribuzione di acqua potabile sono attualmente le principali criticità provocate dell’ondata di maltempo. In alcune aree, del tutto prive di erogazione d’acqua, si sta provvedendo con l’invio di autobotti mentre a patire i disagi maggiori appare ancora l’Alto Agordino. Qui la rete di acquedotti è pesantemente danneggiata ed i tempi di ripristino vengono stimati in oltre una settimana.
A causa di una frana, infine, i collegamenti stradali, infine, sono interrotti nel comune di Gosaldo.
Ma le intemperie hanno colpito anche più a sud. Diverse strade a Roma si sono allagate e i soccorsi sono dovuti intervenire per la caduta di rami o alberi.
Agricoltura, danni per 750 milioni
Con l’ultima ondata di maltempo sono saliti ad oltre 750 milioni di euro i danni provocati alle campagne da eventi climatici estremi del 2018 con nubifragi, trombe d’aria, fulmini, bombe d’acqua e grandinate ma anche siccità che hanno colpito a macchia di leopardo la Penisola. È quanto stima la Coldiretti nel tracciare un bilancio delle anomalie climatiche che hanno “decimato i raccolti, distrutto coltivazioni, abbattuto alberi abbattuti, scoperchiato stalle e fienili, distrutto serre e allagato le aziende ma anche provocato frane, smottamenti e alluvioni”.
Il 2018 – continua la Coldiretti – “si è classificato fino ad ora come l’anno più bollente dal 1800, anno in cui sono iniziate le rilevazioni, con una temperatura superiore di 1,53 gradi rispetto alla media storica nei primi nove mesi dell’anno durante i quali però si sono alternati periodi di intense precipitazioni e momenti di siccità come a settembre in cui è caduta addirittura il 61% di pioggia in meno”.
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