Commissione UE, l’Italia evita la procedura d’infrazione
La Commissione europea ha deciso di non raccomandare l'apertura di una procedura disciplinare nei confronti dell'Italia per debito eccessivo nel 2019. La pressione su Roma rimane comunque alta in vista della manovra di bilancio per il 2020, attesa in autunno.
L’annuncio era atteso dopo la promessa del governo italiano di ridurre il deficit. “Sulla base degli impegni presi (da Roma, ndr), la Commissione ha concluso che una procedura per deficit eccessivo contro l’Italia non è più giustificata al momento”, ha dichiarato il Commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici.
Il governo italiano ha annunciato infatti martedì che il deficit non supererà nel 2019 il 2,04% del Prodotto interno lordo (Pil), anziché il 2,4% previsto precedentemente. Entro la fine dell’anno Roma intende risparmiare 7 miliardi di euro rispetto a quanto preventivato in aprile.
Moscovici illustrerà in dettaglio le conclusioni della Commissione durante l’incontro dei ministri delle finanze dell’UE lunedì prossimo a Bruxelles. Anche loro dovranno esprimersi sull’abbandono della procedura.
“Sono convinto che anche i ministri saranno d’accordo”, ha aggiunto Moscovici. L’opinione della Commissione UE è generalmente seguita dagli Stati membri.
Il Commissario ha tuttavia sottolineato che l’Italia continuerà ad essere controllata da vicino e che la manovra di bilancio per il 2020, attesa dalla Commissione entro il 15 ottobre “sarà valutata con molta attenzione”.
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