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Italia, via libera a reddito di cittadinanza e quota 100

di maio conte salvini
Keystone

 Il Consiglio dei ministri italiano ha approvato il cosiddetto "decretone" sul reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni, le due misure faro del governo 5 stelle - Lega. 


Questa è “una tappa fondamentale per questa esperienza di governo, sono due misure che non rispondono a estemporanee promesse elettorale ma costituiscono un progetto di politica economica sociale di cui questo governo va fiero”. Sono le parole del premier italiano Giuseppe Conte al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il definitivo via libera al reddito di cittadinanza e alla quota 100 sulle pensioni.

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I requisiti

Reddito e pensioni di cittadinanza raggiungeranno quasi 5 milioni di persone, 1,7 milioni di famiglie in cui rientreranno anche 255 mila nuclei con disabili. Una platea su cui saranno distribuiti poco meno di 6 miliardi di euro nei nove mesi di applicazione del 2019, da aprile a dicembre, con l’obiettivo dichiarato dal governo di rilanciare il lavoro. 

Per richiedere il reddito bisognerà avere un Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) massimo di 9’360 euro all’anno. 

A febbraio, ha spiegato il vecepremier Luigi di Maio, sarà pronto il sito internet che informa i cittadini di quale documentazione presentare, a marzo il sito potrà ricevere le domande, quindi aprile arriverà il reddito su normalissime carte postepay. 

Norme “anti-divano”

I  beneficiari del reddito dovranno sottoscrivere il patto per il lavoro o il patto per la formazione ed accettare un’offerta di lavoro su tutto il territorio nazionale dopo 18 mesi di fruizione del sostegno e in quel caso potranno continuare a goderne ancora per tre mesi “a compensazione delle spese di trasferimento”. 

Chi ha diritto al reddito cercando attivamente lavoro, potrà  rifiutare fino a due offerte, accettando la terza. Tuttavia, dopo 12 mesi di fruizione del beneficio, non si potrà più 
rifiutare alcuna offerta “congrua” (dunque entro 250 chilometri  dalla residenza), pena la decadenza del sostegno.

Quota 100

La riforma delle pensioni, battezzata Quota 100, vuole permettere di percepire la pensione a partire da 62 anni con 38 di contributi, abbassando dunque l’età di pensionamento attuale di 67 anni. 

Il governo stima che 355’000 persone potranno scegliere questa opzione dal 2019. Tra questi 130’000 funzionari. La misura mira anche a favorire il ricambio generazionale e l’assunzione di giovani attualmente senza prospettive lavorative. 

“Sono felice. Tanto impegno ma ci siamo: dalle parole ai fatti”, ha esclamato il vicepremier Matteo Salvini. Ci dicevano che non si poteva: diritto alla pensione per un milione di italiani contiamo possa trasformarsi in diritto al lavoro per un altro milione di italiani che non deve scappare all’estero”.

Un successo politico

Quelle varate dal Consiglio dei ministri giovedì sera sono le misure faro del Governo giallo-verde e, benché il loro finanziamento abbia subito una “cura dimagrante” rispetto a quanto ipotizzato precedentemente, il via libera di giovedì rappresenta un indubbio successo politico di Lega e 5 Stelle. 

Per quello che riguarda il successo concreto delle due misure, molto dipenderà anche dalle strutture, dalle modalità e dall’efficienza con cui verranno implementate. 

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