Una sentenza epocale. È riassunta così dai "divorzisti" la recente sentenza della prima sezione civile della Corte di Cassazione che ha stabilito che in caso di divorzio, l'assegno di mantenimento dell'ex coniuge va stabilito non secondo il vecchio principio del mantenimento del "tenore di vita matrimoniale" ma secondo il "parametro di spettanza" basato sulla valutazione dell'indipendenza o dell'autosufficienza economica dell'ex coniuge che lo richiede.
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Di origini coreane cresciuto nei Grigioni, scriverei solo di cultura, ma in questi anni ho sempre parlato d’altro. Iniziali: fra
I tempi sono cambiati e secondo la Cassazione occorre “superare la concezione patrimonialitica del matrimonio inteso come sistemazione definitiva perché è ormai generalmente condiviso nel costume sociale il significato del matrimonio come atto di libertà e di autoresponsabilità nonché come luogo degli affetti e di effettiva comunione di vita, in quanto tale dissolubile.”
L’assegno di mantenimento passa dal tenore di vita all’autosufficienza. Infatti con il divorzio il rapporto matrimoniale si estingue non solo sul piano personale ma anche economico-patrimoniale. Va dunque individuato un parametro diverso per valutare l’indipendenza economica di chi ha richiesto l’assegno di mantenimento.
Si tratta di una vera rivoluzione. Di un cambiamento della società. Infatti non sarà più possibile in futuro pensare al matrimonio come “un’assicurazione sulla vita”. E anche il ruolo della mamma a tempo pieno viene a questo punto messo in discussione: uscire dal mondo del lavoro diventa infatti un lusso che pochi potranno permettersi. E questo pur sempre sperando che il matrimonio duri tutta la vita.
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La situazione in Svizzera
La Svizzera segue ancora il regime del mantenimento del tenore di vita matrimoniale. Ma a partire dal primo gennaio 2017 alcune regole sono cambiate: in particolare la precedenza va assolutamente al mantenimento dei figli. Anche la famigerata “Tabella di ZurigoCollegamento esterno” ha rivisto il calcolo per il mantenimento dei figli: cade infatti la voce “accudimento” dei figli e di conseguenza cala l’assegno di mantenimento. E ora tutti si aspettano che anche in Svizzera si passi al sistema dell’autosufficienza del richiedente. Ma per far sì che questo succeda, o cambia la legge oppure occorre che il Tribunale federale, la massima istanza giuridica svizzera, si pronunci in questo senso.
L’analisi dell’avvocato ticinese Daniele Joerg
L’intervista completa all’avvocato Elena Quinti
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