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Vento e neve mettono in ginocchio l’Italia

Un pilone dell alta tensione piegato in due nei pressi di Belluno nel Veneto
Un tralicio dell'alta tensione piegato in due nei pressi di Belluno, nel Veneto. Keystone / Moreno Geremetta

La neve e il forte vento hanno messo in ginocchio l'Italia, colpendo in particolare le regioni del centro-sud. Quattro persone sono morte nel Lazio. Due pensionati sono rimasti vittime del crollo di un muro nel Frusinate, mentre un 45enne è rimasto intrappolato nella sua auto centrata da un albero franato a terra a Guidonia.

A Capena, alle porte di Roma, la morte di un 14enne, schiacciato dal papà caduto da sei metri dopo essere stato sbilanciato dal forte vento mentre stava riparando la tettoia della loro ditta. Tragedie di una giornata campale, costellata da alberi franati al suolo, mura sbriciolate e rami sulle strade.

E le previsioni meteo non promettono nulla di buono anche per le prossime ore, quando – stando all’allerta emanata dalla Protezione Civile – si attendono venti di burrasca e mareggiate, in particolare nell’area centro-meridionale. Sono stati 1500 gli interventi dei vigili del fuoco in tutta la Penisola, per la maggior parte nel Lazio e in Campania. A Roma, dove si è registrata una “strage” di alberi, il parco archeologico del Colosseo è stato chiuso in anticipo a causa del forte vento, e per domani la sindaca Virginia Raggi ha disposto la chiusura di parchi, ville e cimiteri. 

Proprio allo storico cimitero monumentale del Verano, infatti, alcuni alberi si sono spezzati danneggiando le tombe. Diversi i feriti in città, anche in pieno centro storico, dove un pezzo di cornicione si è staccato da un palazzo centrando una persona. Due navi, invece, si sono scontrate nel porto di Ischia mentre una delle due tentava l’attracco con condizioni marine molto difficili.

Situazione delicata, e tutt’ora sotto osservazione, al largo di Bari. Un mercantile turco, con 15 persone dell’equipaggio a bordo, si è arenato sul litorale sud. Anche il rimorchiatore, inviato per prestare soccorso, si è incagliato mentre tentava di raggiungere l’imbarcazione. Subito dopo aver messo in salvo l’equipaggio, è stato deciso di sospendere le operazioni di rimorchio, che riprenderanno direttamente domani.

Scuole chiuse

Le scuole sono rimaste chiuse a Napoli, Benevento e in alcuni comuni dell’area Vesuviana e del Salernitano. Stessa decisione presa dal sindaco di Potenza e di altri comuni della provincia. Lunedì istituti chiusi a Sulmona, in Abruzzo, per consentire la verifica delle condizioni di sicurezza. Problemi e disagi anche per quanto riguarda i collegamenti marittimi con le isole, dalle Tremiti a Capri, passando per le Eolie. Due voli della Ryanair in arrivo a Trapani, provenienti da Pisa e Bologna, sono stati invece dirottati nello scalo Falcone-Borsellino di Palermo a causa del forte vento che ha travolto la Sicilia orientale con raffiche fino a 55 nodi.

Treni bloccati

Giornata da dimenticare anche sulla linea ferroviaria, in particolare sulla tratta Roma-Napoli, sia Alta Velocità che convenzionale. Per un guasto tecnico nei pressi di Caserta, si sono registrati ritardi fino anche a 2 ore oltre a due treni regionali cancellati. In mattinata un guasto elettrico alla linea elettrica di alimentazione dei treni ha causato la sospensione del traffico ferroviario alla stazione di Trieste, poi ripreso circa un’ora dopo. Disagi anche in Calabria, Emilia Romagna, Umbria, Puglia, Sicilia e Abruzzo.

A complicare ulteriormente la situazione anche la neve. Una bufera ha scoperchiato alcuni tetti nella stazione sciistica di Campo Felice, nell’Aquilano, poi chiusa per sicurezza. Fiocchi anche nella zona collinare di Napoli e a Pozzuoli, così come in Basilicata. Neve, infine, anche a Ragusa nonostante un tiepido sole si era affacciato in mattinata.



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