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Trovato il corpo dello speleologo scomparso ad Arogno

Il 39enne piemontese, forse vittima di un malore, si era immerso nel pomeriggio nella sorgente Bossi

Questo contenuto è stato pubblicato il 10 gennaio 2016 - 19:58

È stato rinvenuto nella tarda serata di ieri il corpo dello speleologo scomparso nella sorgente Bossi, ad Arogno (Ticino). Il cadavere si trovava a una settantina di metri di profondità.

Il 39enne piemontese di Alessandria si era immerso nel pomeriggio nelle acque sorgive con due amici, un italiano e uno svizzero, tutti esperti speleosub, che non avendolo più visto una volta tornati in superficie avevano dato l'allarme intorno alle 15 ed erano intervenuti i soccorsi. Sul decesso dell'uomo, verosimilmente annegato in seguito a un malore, è stata aperta un'inchiesta che dovrà chiarire la dinamica e le cause esatte dell'incidente.

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