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Ticino e Grigioni, è epidemia d’influenza

La diffusione del virus è precoce rispetto al resto della Svizzera; 122 casi ogni 100'000 abitanti; il picco è atteso per la seconda metà di febbraio

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Tosse, dolori muscolari, febbre e riposo forzato: il quadretto tipico dell’influenza è tornato d’attualità. Soprattutto in Ticino e nei Grigioni, dove i virus stanno colpendo di più rispetto al resto del paese [cfr. grafico nel video sopra].

Le consultazioni per influenza sono state finora 122 ogni 100’000 abitanti. Superata quindi la soglia di 70 ogni 100’000, oltre la quale si può parlare di epidemia.

Il verificarsi di un picco d’influenza come quello dell’anno scorso è tuttavia improbabile: si è trattato di a un anno eccezionale. Inoltre, il virus in circolazione è quello classico, ben coperto dal vaccino di quest’anno.

A scatenare l’influenza, spiega il medico cantonale Giorgio Merlani nel servizio, non è tanto il fatto di prendere freddo, ma piuttosto l’indebolimento delle mucose nasali e lo stare più spesso al chiuso, negli uffici, a casa, in ospedale. Una circostanza che favorisce il trasmettersi del virus.

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