ll 2015 è stato un anno particolarmente difficile per le frontiere svizzere. Lo hanno sottolineato martedì a Basilea i responsabili dell’Amministrazione federale delle dogane e del Corpo delle guardie di confine, che anche quest’anno saranno particolarmente sollecitate per la pressione migratoria.
Nel 2015, le Guardie di confine hanno registrato 31 mila migranti illegali. Un aumento del 118% rispetto all’anno precedente. La forte pressione migratoria si è sentita soprattutto in Ticino, poi nella Svizzera orientale e settentrionale.
Gli Stati sulla rotta dei Balcani adottano politiche migratorie sempre più restrittive. L’Austria ha deciso un limite al numero di rifugiati. Questo potrebbe avere conseguenze per la Svizzera. Recentemente è stato deciso un aumento degli effettivi delle guardie di confine. Ma la coperta è corta per un corpo sollecitato su più fronti.
Se la pressione migratoria dovesse crescere in modo eccezionale, con arrivi in massa, come avvenuto in altri paesi, un’opzione potrebbe essere un impiego sussidiario dell’Esercito alla frontiera. Per ora è solo uno degli scenari analizzati.
Un terzo dei soggiorni illegali del 2015 è stato registrato in Ticino, 10’873, con un aumento del 48% rispetto al 2014. Si calcola che sette migranti su 10 presenteranno una domanda d’asilo. Il Ticino accoglie attualmente 1’700 rifugiati, ai quali si aggiungono 400 ospiti nelle strutture della Confederazione a Losone, Chiasso e Biasca.
I dati in dettaglio dell’attività delle Guardie di confine regione IV, che sorvegliano le frontiere ticinesi, saranno resi noti giovedì prossimo.
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