Stabio-Arcisate: grosse novità
Potrebbero riprendere a breve i lavori sulla tratta italiana della linea ferroviaria. Lo sblocco arriva da Roma
La notizia che a Roma il Comitato Interministeriale Programmazione Economica (CIPE) autorizzerà lo stoccaggio delle terre della ferrovia Arcisate-Stabio giunge a dare un po’ di conforto alle popolazioni e alle imprese della Valceresio da troppo tempo alle prese con i disagi causati da un cantiere che spacca a metà le loro località. Forse il cantiere riaprià al più presto.
Il CIPE, lunedì sera, ha approvato il progetto per risolvere il problema delle rocce di scavo inquinate da arsenico.
L’assessore alle infrastrutture e mobilità per la Lombardia, Alberto Cavalli, spera che in concomitanza con l’apertura della tratta svizzera, prevista fra poche settimane, il cantiere italiano sia entrato in piena attività, in modo da poter comunicare quanto prima la data di fine lavori.
A inizio novembre Maroni, rispondendo ai giornalisti prima dell’inizio di un incontro con i rappresentati del Canton Ticino a Palazzo Lombardia, aveva detto che toccava proprio al Cipe ”approvare le decisioni che noi abbiamo preso nell’individuare le aree dove smaltire la rocce da scavo inquinate da arsenico”.
Uno sblocco quindi che in realtà poteva arrivare prima come fa notare anche Renato Scapolan, presidente della Camera di Commercio di Varese. «Un conto sarebbe stato se si fosse dovuto ricorrere a una modifica normativa, a un accordo internazionale, a un impianto di smaltimento particolare, che richiedono tempo per trovare una soluzione… Oggi invece la scelta prospettata è quella che avrebbe potuto essere attuata fin dal primo momento: perché non lo si è fatto?».
«In ogni caso – conclude Scapolan – ora è il momento di voltare pagina e mettere a frutto questa svolta positiva, che sembra quella buona: sarà nostra cura vigilare perché il cantiere ora proceda speditamente. Ce lo chiedono le nostre imprese!».
ANSA/Red
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