Non potrà entrare in Svizzera per i prossimi 10 anni, il 30enne marocchino che la scorsa estate si era visto revocare il permesso di dimora, dopo aver mostrato simpatie per l’autoproclamato Stato islamico.
Oussama Khachia, questo il suo nome, si era espresso sui social network e anche in un’intervista a Falò, il settimanale di approfondimento della nostra Televisione.
L’uomo, domiciliato a Viganello, da qualche mese era sotto osservazione da parte delle autorità cantonali. Ne era emerso che era già stato espulso dall’Italia, dove risiedeva da una ventina d’anni, perché ritenuto una minaccia per lo Stato.
Da luglio non risiede più in Svizzera. Aveva ottenuto il permesso B sposando una confederata. Qualche mese dopo la revoca per ragioni di ordine pubblico, il Dipartimento federale di giustizia e polizia ha stabilito un divieto d’entrata per i prossimi 10 anni.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Pinotti, “lotta al terrorismo non soltanto con strumento militare”
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’Italia si interroga su come offrire l’assistenza militare promessa alla Francia martedì dai Paesi dell’Unione. Il Ministero della Difesa esclude un intervento in Siria, ma la politica è divisa sulle misure da intraprendere. In altre parole, l’Italia è pronta ma non vuole una nuova guerra. “Non escludo il rafforzamento dell’intervento in Iraq. Mentre i numeri…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La partita Germania-Olanda ad Hannover è stata cancellata a causa di un “allarme bomba concreto” e lo stadio è stato evacuato. “Abbiamo avuto un’indicazione che qualcuno volesse innescare dell’esplosivo nello stadio”, dice il portavoce della polizia alla Dpa. Attualmente i “Sek”, le teste di cuoio della polizia, sono al lavoro nello stadio mentre diverse auto…
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Lo schianto dell Airbus, nel quale 224 persone hanno perso la vita, è stato provocato da un attacco terroristico”, è quanto ha dichiarato il capo dei servizi segreti russi in merito allo schianto, lo scorso 31 ottobre, dell’A321 della compagnia Metrojet nel Sinai, il quale è precipitato a causa di un ordigno esplosivo innescato a…
Questo contenuto è stato pubblicato al
I leader mondiali sono sempre alla ricerca di una sintesi al G20 in corso ad Antalya in Turchia. Qualche passo in avanti è stato fatto riguardo alla crisi siriana, da cui ha tratto linfa vitale lo Stato islamico. L’accordo è per negoziati tra il regime di Bashar al Assad e l’opposizione cosiddetta “moderata”, di matrice…
Questo contenuto è stato pubblicato al
“La Francia è in guerra”. Il presidente François Hollande lo ha ripetuto davanti alle due camere del Parlamento riunite a Versailles dopo i fatti di Parigi. “Non è una guerra di civiltà poiché questi assassini non ne rappresentano nessuna”. E per questo motivo ha chiesto mezzi eccezionali: l’estensione dello stato d’emergenza per tre mesi e…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.