Le autorità federali seguirono con molta preoccupazione soprattutto la campagna degli interventisti, ricorrendo in qualche caso persino alla censura per calmare le acque. E mentre le due fazioni si confrontavano sui giornali dell’intellighenzia ticinese, il popolo affrontava le ristrettezze economiche e la crisi bancaria portava al fallimento dei principali istituti.
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