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Prendi il taxi (di Milano) a Lugano

Tensioni a causa delle diverse licenze per i tassisti luganesi e della concorrenza dall'Italia.

Questo contenuto è stato pubblicato il 22 ottobre 2014 minuti

C'è una guerra invisibile sulle strade di Lugano. Quella tra gli oltre 250 tassisti che operano nel cuore economico del Canton Ticino. Sono divisi in due categorie. A e B.

La prima monta insegne luminose gialle, l'altra dispone invece di placche bianche. I primi sono soltanto 30 e sottostanno ad un'ordinanza municipale che dà loro ad esempio il diritto di sostare in alcune zone strategiche, come il centro e la stazione.

Tutti gli altri dovrebbero invece tornare in sede dopo ogni corsa. Ma nessuno lo fa. Restano in auto a caccia di clienti.

La crisi quindi tocca anche i tassisti di Lugano. Non da ultimo vi è una forte concorrenza dall'Italia. Alcuni ospiti degli alberghi luganesi chiamano direttamente il "loro" tassista di Milano.

Una situazione, anche questa, che provoca tensioni e insoddisfazione. E il Municipio come reagisce? Ecco l'intervista al sindaco di Lugano, ospite della trasmissione.

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