Multa ingiusta a tassista milanese, l’agente verrà punito
Il poliziotto ticinese che aveva anche maltrattato verbalmente il tassista non ha rispettato il regolamento: per lui provvedimenti disciplinari
La vicenda aveva fatto discutere molto circa tre mesi fa, soprattutto perché indicativa di un malessere che in Ticino serpeggia sempre di più nei confronti dei lavoratori italiani (frontalieri e piccoli imprenditori) che fanno concorrenza a quelli indigeni.
In breve: un tassista milanese che aveva portato un cliente a Lugano per sbrigare un affare e lo stava riportando a Milano, era stato fermato dalla polizia nella galleria Vedeggio-Cassarate, porta d’ingresso del comune ticinese. All’uomo era stata inflitta una multa di 400 franchi (crica 350 euro) e a causa delle sue proteste, era stato preso a male parole da un agente.
La sua colpa, secondo il poliziotto, era di aver caricato un passeggero in Ticino senza averne il diritto. Solo che il cliente, come detto, era giunto in Svizzera su quello stesso taxi, e il tassametro non aveva mai smesso di funzionare, per cui in realtà era tutto in regola.
Tornato a Milano il tassista aveva denunciato sia sulla stampa che per vie legali l’accaduto.
Ora si apprende, dal portavoce della polizia, che l’agente verrà punito per aver tenuto un comportamento non conforme al regolamento. La sanzione sarà più pesante di un semplice richiamo in quanto l’uomoha agito in modo sproporzionato rispetto all’intervento.
RSI/gin
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