Metà del traffico alle dogane ticinesi è dovuto al frontalierato
È quanto emerge dal rilevamento fatto eseguire dal Cantone
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Metà del traffico alle dogane ticinesi è dovuto al frontalierato
L’operazione è stata voluta dal canton Ticino per raccogliere dati utili per affrontare il problema del traffico, è durata 8 giorni. Sono state effettuate più di 9’000 interviste.
I veicoli che hanno valicato i confini durante le quattro fasce orarie prese in considerazione (6.00-9.00, 10.00-12.00, 13.00-15.00 e 16.00-18.00) sono stati 62’564. Nella fascia oraria 6.00-9.00, sono entrati in Ticino 3,2 veicoli al secondo. Il dato è parziale, visto che l’afflusso di veicoli inizia ben prima delle 6.00.
Motivi dell’ingresso in Svizzera
Il 50% delle persone interrogate andava al lavoro, ma un sorprendente 20% entrava in Svizzera per acquisti , il 17% per svago e il 13% per altri motivi.
Occupazione dei veicoli
Da notare che tra le 6.00 e le 9.00, 9 auto in entrata su 10 erano italiane. Di queste, stando ai dati comunicati, l’88% aveva a bordo una sola persona e l’83% si stava recando al lavoro.
Provenienza degli automobilisti
Il 43% degli intervistati proveniva dalla provincia di Varese, il 40% da quella di Como, il 7% dal Verbano-Cusio-Ossola, e il 5% da Milano.
Disponibilità dei parcheggi
Quasi tutti i frontalieri hanno dichiarato di avere a disposizione un parcheggio gratuito al lavoro. Solo il 2% degli intervistati ha risposto di non avere un parcheggio a riservato in Ticino. L’84% ha detto di averlo gratuito, e il 14% a pagamento.
Cosa ci si può attendere
Lo studio era stato voluto per capire le ragioni del traffico che, come si pensava, sono legate strettamente col fenomeno del frontalierato.
I possibili interventi riguarderanno un’incentivazione dell’uso del trasporto pubblico e del car-sharing, che dovrà verosimilmente passare per una limitazione del numero dei parcheggi, in particolar modo gratuiti.
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