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Marito violento, madre e figli scappano in Ticino

Botte e minacce di un pregiudicato siciliano alla sua nuova famiglia che trova riparo in Svizzera grazie anche alla collaborazione delle autorità italiane

Questo contenuto è stato pubblicato il 19 maggio 2016 - 20:30

Sembra finito l'incubo per una 45enne confederata e i suoi tre figli, che per anni hanno dovuto subire maltrattamenti e violenze di ogni genere da un pluripregiudicato di Giarre (Sicilia). La donna e i tre bambini, con l'aiuto delle autorità italiane, sono state accolte in un istituto specializzato in Ticino mentre l'uomo nel frattempo è finito di nuovo in manette.

A nulla è infatti valsa la denuncia sporta in precedenza alla Questura di Catania da parte della madre svizzera - alla quale il convivente proibiva di lavorare nonostante non provvedesse minimamente al mantenimento della nuova famiglia e nonostante fosse spesso assente – che non era riuscita a trovare un legale disposto a rappresentarla.

Ma ora il loro inferno sembra passato, dopo che la pretura di Mendrisio ha intimato al pregiudicato siciliano di non avvicinarsi al nuovo domicilio della famiglia e che la donna ha ottenuto l'affidamento esclusivo dei suoi figli.

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