Il nuovo accordo sull'imposizione fiscale dei frontalieri e il protocollo che modifica la Convenzione tra la Svizzera e l'Italia per evitare le doppie imposizioni sono entrati in vigore lunedì.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizera.it/fra con Keystone-ATS
Dopo quasi un decennio di estenuanti trattative (il protocollo per la modifica dell’accordo fu firmato da Evelyne Widmer-Schlumpf e Pier Carlo Padoan il 23 febbraio 2015) l’accordo sull’imposizione fiscale dei frontalieri è entrato in vigore.
È uno spartiacque importante. D’ora innanzi ci saranno i vecchi frontalieri, assoggettati al vecchio accordo, mentre chi firma un nuovo contratto di lavoro con un Permesso G (per frontalieri) sarà considerato un nuovo frontaliere.
Col nuovo accordo, la Svizzera trattiene l’80% dell’imposta alla fonte prelevata sul reddito dei nuovi frontalieri, ossia di coloro che entrano nel mercato del lavoro elvetico dopo il 17 luglio 2023. I nuovi lavoratori frontalieri saranno tassati in via ordinaria anche in Italia in base alle sue aliquote (scaglioni IRPEF), con però alcune agevolazioni: ai nuovi frontalieri sarà applicata una franchigia di 10’000 euro e verrà detratta la somma trattenuta alla fonte dalle autorità elvetiche (credito d’imposta), allo scopo di evitare la doppia imposizione.
Per gli attuali frontalieri varranno sempre le vecchie norme, fino all’età del pensionamento. Per loro continua la competenza tributaria esclusiva della Confederazione (le tasse vanno versate unicamente alle autorità del Paese in cui si esercita la professione) e non saranno tenuti, neanche in futuro, a presentare una dichiarazione d’imposte all’Agenzia delle entrate.
Per questi lavoratori la Svizzera verserà per dieci anni ai comuni italiani di confine – i cosiddetti ristorni – una compensazione finanziaria del 40% dell’imposta alla fonte prelevata dalla Confederazione.
Alla fine del regime transitorio saranno soppressi i ristorni elvetici, che verranno sostituiti dall’intervento finanziario di Roma, cui spetta ora una quota delle imposte su questa manodopera.
A tale scopo viene istituito il “Fondo di sviluppo e potenziamento delle infrastrutture delle zone di confine italo-elvetiche” (art 10 del disegno di legge di ratifica dell’accordo) che sarà alimentato dall’extra-gettito derivante dall’imposizione dei frontalieri.
A regime, nel 2045, il fondo avrà una dotazione teorica di 221 milioni di euro all’anno, destinati a essere investiti nei territori di frontiera. E questo dovrebbe rassicurare i comuni italiani che temevano di restare senza risorse tra dieci anni con l’estinzione dei ristorni dalla Svizzera.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli ultimi dieci anni, la forza lavoro svizzera è invecchiata: dal 2014 al 2024 l'età media delle persone attive è passata da 41,2 a 42,3 anni.
Erasmus+ costerebbe il triplo a Berna rispetto alla soluzione attuale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se sarà associata al programma dell'Unione europea Erasmus+ dal 2027, come nelle intenzioni del Consiglio federale, la Svizzera dovrà pagare tre volte di più rispetto a quanto fa per l'attuale soluzione nazionale.
Al via i lavori di ripristino del tunnel del Gran San Bernardo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Al via oggi, per la durata di 3 giorni, le riparazioni dei danni causati dalla valanga caduta giovedì scorso sulla galleria di protezione Les Toules (VS) sulla strada A21 del Gran San Bernardo, tratta da allora chiusa al traffico per l'Italia e viceversa.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
I frontalieri abbassano la disoccupazione dei loro Paesi di origine
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il frontalierato aiuta le undici Grandi Regioni europee limitrofe alla Svizzera a contenere il tasso di disoccupazione.
La Svizzera beneficia della libera circolazione delle persone
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ha contribuito in modo significativo a soddisfare la richiesta di manodopera in Svizzera e al ringiovanimento della popolazione.
Il telelavoro per i frontalieri dal primo luglio è fuorilegge
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavoratori e le lavoratrici frontaliere che intendono lavorare da casa dal primo luglio lo faranno a loro rischio e pericolo.
La crescita di frontalieri non accenna a diminuire
Questo contenuto è stato pubblicato al
Anche nel primo trimestre di quest'anno il numero di persone frontaliere che lavorano in Svizzera è cresciuto. In Ticino ha raggiunto quota 78'230.
Corsi per trovare lavoro in Svizzera nel Varesotto, imprese preoccupate
Questo contenuto è stato pubblicato al
Da maggio a Luino (Alto Varesotto) si tengono corsi rivolti ai e alle giovani che desiderano lavorare nella Confederazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per il Ticino, cantone sudalpino incuneato nella Lombardia, il prossimo sarà un fine settimana di votazioni, sulle quali di regola si riflettono i complessi e intensi rapporti con la vicina Italia.
Svizzeri che diventano frontalieri, un fenomeno in crescita
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lavoratori e lavoratrici residenti nella Confederazione, alcuni anche con passaporto rossocrociato, che decidono di andare a vivere appena al di là del confine.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.