Imprese italiane in Ticino, non è tutto oro quel che luccica
Il sindacato OCST denuncia rischi di precarietà e dumping salariale
Questo contenuto è stato pubblicato il 07 agosto 2014 - 20:37
Aumenta il numero di aziende italiane in Ticino, attive soprattutto nel settore terziario. Una manna per il cantone, dal profilo fiscale e del prodotto interno lordo, ma dietro a questa tendenza si celano molte insidie, come ha sottolineato il Sindacato cristiano-sociale (OCST). Come dimostrano anche recenti fatti di cronaca che hanno svelato micro realtà di estrema precarietà e salari bassissimi. Intanto per autunno si sapranno i risultati della campagna condotta da Chiasso per attrarre imprese italiane.
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