Imprenditore “frontaliero” indagato per evasione fiscale
Sotto accusa il titolare della ditta di Luino, i cui dipendenti occupati anche in Ticino alloggiavano in un capannone allagato
È accusato di aver evaso il fisco e il pagamento dell’IVA l’imprenditore italiano, titolare di una ditta in Italia e in Ticino, che nel novembre 2014 aveva alloggiato in maniera precaria e abusiva alcuni operai in un capannone di Germignaga (Luino), poi evacuati dalla polizia a causa di un’emergenza provocata dal maltempo.
La guardia di finanza, attraverso i documenti recuperati dopo l’intervento nello stabile allagato dall’esondazione di un torrente, ha appurato che la società amministrata dall’uomo operava in Svizzera attraverso una succursale, senza dichiarare al fisco i redditi prodotti sia in Italia che in Svizzera negli anni 2013 e 2014 e presentando una dichiarazione infedele nel 2011 e nel 2012.
I guadagni occultati, secondo le fiamme gialle, sono pari a 1’400’000 euro a cui se ne aggiungono 180’000 di IVA dovuta all’erario.
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