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Luxury Goods, 150 impieghi dal Ticino all’Italia

La piattaforma logistica del gruppo Kering, la Luxury Goods International (Lgi) delocalizzerà 150 posti di lavoro in Italia. Basato a Cadempino, il gruppo è il principale contribuente del cantone. 

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La Lgi impiega attualmente 900 persone sul territorio ticinese. La delocalizzazione di 150 posti amministrativi in Italia, spiega la stessa azienda, si inserisce in un vasto piano di ristrutturazione che risale ai primi mesi del 2017. 

A tutti i lavoratori interessati dalla misura (tra cui una quarantina di residenti) è stato offerto il trasferimento a  Milano, Novara o Firenze a condizioni salariali analoghe, secondo quanto riportato dalla Radiotelevisione della svizzera italiana (RSI), la quale sottolinea come la Lgi sia considerata la punta di diamante della “Fashion Valley” ticinese che, con oltre 30 aziende, crea nel cantone un indotto stimato attorno al miliardo. La stessa Lgi è il primo contribuente nel cantone. 

Sulla misura è stato aperto un periodo di consultazione che dovrebbe durare fino a novembre. “Al termine della consultazione ogni dipendente riceverà eventualmente, un’offerta individuale sull’eventuale trasferimento”, ha dichiarato alla Rsi il sindacato Ocst. 

“Una brutta notizia”

“È una notizia negativa, ma purtroppo sono dinamiche che possono avvenire nell’ambito dell’attività delle aziende. Ogni tanto purtroppo ci sono decisioni che comportano spostamento del personale, ma d’altra parte ci sono notizie positive, di investimenti e di interesse per il Ticino. Questa evidentemente è una scelta prettamente aziendale”, ha detto ai microfoni della RSI Stefano Rizzi, capodivisione della Divisione dell’economia e delle finanze cantonali.

D’altro canto, la sparizione di posti di lavoro nel settore in Ticino crea preoccupazione. Due anni fa, ad esempio, aveva fatto molto discutere la sparizione da Mendrisio del Gruppo Armani. Allora furono un centinaio i posti di lavoro soppressi e le perdite per le casse pubbliche dell’ordine di diversi milioni di franchi.

Inchiesta in Francia e Italia

La Lgi aveva fatto recentemente parlare di sé in relazione a un’indagine aperta in Francia sul gruppo Kering (proprietario di vari marchi di lusso tra i quali Gucci, Yves Saint Laurent e Balenciaga) per una presunta evasione fiscale di circa 2,5 miliardi di euro. 

Questa coinvolgerebbe direttamente la sottofiliale con sede in Ticino la quale era già al centro di un’inchiesta condotta dalla procura milanese per analoghi fatti.


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