La televisione svizzera per l’Italia

100’000 stranieri in più in un anno

Fila di auto alla dogana di Chiasso.
In aumento anche la collettività italiana in Svizzera. KEYSTONE/© KEYSTONE / GAETAN BALLY

Significativo incremento dell'immigrazione in Svizzera nel 2023, trainato dal mercato del lavoro. Le e i residenti di cittadinanza italiana costituiscono la comunità straniera più numerosa (342'454).

Il saldo migratorio alla fine dello scorso anno evidenziava un aumento di 98’851 persone in Svizzera, vale a dire 17’506 in più rispetto al 2022. La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) attribuisce la progressione alla domanda sostenuta sul mercato del lavoro.

In proposito le e gli analisti federali sottolineano che l’apporto dei cittadini e delle cittadine straniere contribuisce in modo sostanziale a ridurre il fenomeno della carenza di manodopera e di competenze nel mondo professionale elvetico.

In termini assoluti la popolazione residente immigrata, secondo quanto emerge dalla Statistica annuale sull’immigrazioneCollegamento esterno pubblicata giovedì dalla SEM, è aumentata di 19’118 unità (+11,8%) per un totale di 181’553 persone arrivate, il 71,9% delle quali (130’483) da Paesi dell’UE (e AELS). L’aumento di queste ultime è stato di 16’090 individui (+14,1%).

L’incremento dai Paesi extra UE è stato del 6,3% (3’028 persone) per un totale di 51’070. Sul fronte opposto c’è da registrare la partenza nel 2023 di 75’291 residenti stranieri e straniere (+1’555), di cui 57’222 (+906) con passaporto europeo e 18’069 appartenenti a Paesi terzi (+649).

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bandiera italiana e svizzera

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Mercato del lavoro in espansione

A trainare l’immigrazione, come accennato, è il lavoro, che è la motivazione del 70,7% delle persone arrivate dall’UE (92’318, +12’906 e +16,3%). Un arrivo in Svizzera su quattro è stato determinato da un ricongiungimento familiare (46’281 persone, +7,6%) che nel 15% dei casi ha riguardato un membro della famiglia di una o un cittadino svizzero.

Da notare, a questo proposito, che il 95% dell’immigrazione per scopi professionali ha riguardato cittadini/e UE mentre i ricongiungimenti familiari sono si suddividono in parti praticamente uguali tra stranieri/e provenienti dai Ventisette e quelli extra UE. 

In totale a fine 2023 risiedevano a titolo permanente nella Confederazione 2’313’217 residenti stranieri/e, di cui 1’540’798 provenienti dall’UE e 772’419 da Paesi extracomunitari.

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Comunità italiana sempre numerosa

La comunità più folta è quella italiana, con 342’454 residenti (15% del totale, +6’699 in un anno) – cui devono aggiungersi però i numerosi cittadini e cittadine italiane di seconda e terza generazione con doppio passaporto. Secondo alcune stime recenti, la collettività italiana in Svizzera conta circa 660’000 membri, dei quali circa un terzo possiede la doppia cittadinanza. 

Seguono tedeschi/e (326’033, 14%, +8’489) e portoghesi (260’426, 11%). Da notare, ai fini del computo della popolazione straniera, che 41’073 cittadini e cittadine hanno ottenuto nel 2023 il passaporto elvetico: il 18% sono originari della Germania, il 12% della Francia e l’11% dell’Italia.  

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Lo studio mette in rilievo anche che quasi la metà (47%) delle persone immigrate nel 2009 aveva lasciato la Svizzera nei successivi 14 anni e il 10% ne ha acquisito la cittadinanza. Tra le e gli extracomunitari, il 39% è emigrato e uno su quattro ha ottenuto il passaporto rossocrociato.

Una migrazione continua nei decenni dall’Italia

In merito all’immigrazione italiana viene confermato il trend crescente, dopo la pausa seguita alle grandi ondate degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, soprattutto – a partire dal 1963, in ragione del boom economico che aveva coinvolto il nord industrializzato del Paese – dal Meridione. Nel Dopoguerra, dal 1945 al 1975, sono stati circa 2 milioni i cittadini e le cittadine giunte dalla Penisola in Svizzera.

illustrazione con laureato e montagna

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Molti di loro hanno trovato un’occupazione soprattutto sui cantieri, nell’industria e nella ristorazione, ma sono rimasti solo pochi anni, in virtù del famoso permesso “stagionale” concesso dalle autorità elvetiche alla manodopera straniera. Quella italiana è comunque ben presto diventata la comunità straniera più numerosa, arrivando a toccare il numero ragguardevole di 570’000 residenti nel 1975.

Svizzera terra promessa

Nel decennio 1946-55 in Svizzera si concentrò il 26% degli espatri italiani totali e di quasi il 50% degli espatri in Europa. Nel decennio 1966-64 circa un terzo degli espatri totali e il 40% degli espatri continentali riguardarono la Confederazione. Poi il ruolo di primo Paese di arrivo degli italiani passò alla Germania, pur continuando a rimanere la Svizzera una delle principali destinazioni della nuova emigrazione.

Con la crisi del petrolio nel 1974, seguita alla guerra del Kippur, il trend si è invertito a causa della recessione e dei licenziamenti in massa. Fino al 2007, quando un’altra crisi, quella dei “subprime”, spinse di nuovo numerosi italiani e italiane, molti dei quali con qualifiche professionali ricercate dalle imprese innovative elvetiche e negli istituti di ricerca, a cercare nuove opportunità nella Confederazione.

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