"Nessuna ostilità contro i frontalieri"
Uno studio sulla consultazione popolare del 9 febbraio spiega come il voto ticinese sia dovuto a un sentimento di vulnerabilità nei confronti di Berna e Milano
Questo contenuto è stato pubblicato il 03 novembre 2014 - 19:34
Nessuna ostilità verso i frontalieri, piuttosto un sentimento di vulnerabilità nei confronti di Berna e della Lombardia. È quanto emerge da un nuovo studio in merito al "sì" ticinese - del 9 febbraio - "Contro l'immigrazione di massa". Un Ticino quindi timoroso dei cambiamenti in atto, che chiede maggiore protezione e sostegno da parte di Berna e che teme la concorrenza sul mercato del lavoro da parte della lombardia.
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