"I treni ci sono ma son vuoti"
Il direttore delle FART prudente su un eventuale potenziamento dei collegamenti da e per l'Italia
Questo contenuto è stato pubblicato il 02 ottobre 2014
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"Ricordo che già oggi abbiamo un treno che parte da Domodossola alle 5.30 e che arriva a Locarno alle 7.20, in grado di trasportare un centinaio di persone", ma "sono solo una decina le persone che lo usano quotidianamente".
Così Mauro Caronno, direttore delle Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART), di fronte all'ipotesi di un potenziamento dei collegamenti ferroviari tra Italia e Svizzera. Per il direttore delle FART, comunque aperto al confronto e al dialogo, "prima di dare vita a nuove iniziative, sarebbe il caso di valutare le attuali offerte".
L'approfondimento di Lino BiniLink esterno su www.rsi.ch/newsLink esterno.
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