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È nata un’associazione a difesa dei frontalieri

tipress

Un gruppo di lavoratori italiani ha deciso di riunire le proprie forze per cercare di difendere i loro interessi minacciati dall'accordo italo-svizzero

Per difendere i propri interessi minacciati dall’accordo italo-svizzero (che deve essere ratificato dai parlamenti dei due paesi) è nata l’Associazione Frontalieri Ticino, promosso da lavoratori italiani che giornalmente valicano la frontiera per motivi di lavoro.

L’obiettivo principale dell’Associazione è certamente quello di risolvere la questione della doppia tassazione che decisamente li penalizza. I lavoratori frontalieri, finora soggetti esclusivamente alla tassazione alla fonte nella Confederazione, nel giro di 10 anni si vedranno infatti aumentare le tasse per effetto delle aliquote italiane. Un aggravio d’imposta per i frontalieri stimato, secondo alcune indagini, in 200 milioni per l’erario italiano e in 15 milioni, pari a 3mila euro, a lavoratore.

L’accordo parafato poco prima di Natale dalle delegazioni svizzera e italiana, nell’ambito del più ampio pacchetto di negoziazioni contro la doppia imposizione fiscale tra i due paesi, deve ora essere ratificato dai rispettivi parlamenti nazionali.

Dopo dunque il “Frontaday”, ovvero la protesta dei frontalieri contro gli accordi fiscali italo-svizzeri di fine gennaio, ecco ora che i frontalieri si riuniscono in associazione non solo per protestare ma per “costruire”, cercando di difendere i propri interessi.

red

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