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Quando sono i più piccoli ad insegnare agli anziani

mani su uno smartphone
Anche se sono stati compiuti passi in avanti, il divario digitale tra giovani e anziani continua a persistere. © Keystone / Christian Beutler

Per ridurre il divario digitale, a Zurigo sono gli allievi di una scuola elementare a fare da maestri ai più anziani.

La tecnologia va sempre più in fretta. A volte troppo in fretta e capita che molti si perdano per strada. Le persone più a rischio, se di rischio si può parlare, sono spesso le più anziani.

Anche se nello spazio di dieci anni, tra il 2010 e il 2020, la proporzione in Svizzera di utenti regolari di internet tra gli ultrasettantenni è passata da circa il 20 ad oltre il 50%, il divario digitale con le altre generazioni persiste. Nelle fasce d’età più giovani, infatti, questa quota è praticamente pari al 100%.

Per colmare questo fossato, sono promosse diverse iniziative, ad esempio Pro Senectute offre dei corsi per l’uso di computer, tablet e smartphone. A Zurigo, il servizio di assistenza domiciliare ha dal canto suo puntato sui più giovani. Una volta al mese, infatti, gli allievi di una sesta classe delle elementari si riuniscono in una sala parrocchiale per insegnare ai più anziani come districarsi con le innumerevoli funzioni del loro telefonino.

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