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Maradona compie 60 anni

Graffito
Ritratto di Maadona su un muro di La Paternal, quartiere di Buenos Aires dove il campione viveva quando portava la maglia degli Argentinos Junior. Keystone / Juan Ignacio Roncoroni

Incontestata star del mondo del calcio, ma anche personificazione degli eccessi, Diego Armando Maradona compie oggi 60 anni e lo farà lontano dal campo da calcio.

Ogni cosa Maradona faccia o dica, diventa una notizia. Ed è stato vero dal 20 ottobre del 1976 quando, pochi giorni prima del suo sedicesimo compleanno, è finito sotto i riflettori iniziando la sua carriera da professionista nell’Argentinos Junior e da allora dai riflettori non è quasi mai uscito.

Paradossalmente, il traguardo dei 60 anni dovrà festeggiarlo praticamente da solo. Si trova infatti confinato nella sua residenza a sud di Buenos Aires a causa del contatto con una persona che presentava sintomi di Covid-19.

Paziente a rischio, ricoverato a più riprese per insufficienza respiratoria o cardiaca, il celebre numero 10 argentino non potrà celebrare il suo compleanno nel luogo che più lo rappresenta, il campo di calcio. Un peccato, perché l’occasione sembrava essere studiata a tavolino, con la ripresa del campionato argentino dopo lo stop di 8 mesi deciso in seguito alla pandemia.

Sono comunque previsti dei festeggiamenti tra stretti membri della famiglia, i suoi cinque figli riconosciuti e suo nipote, ma nulla è stato confermato dall’annuncio di martedì, da parte del suo medico, del confinamento preventivo a cui Maradona sottostà attualmente.

Mano di Dio

Maradona a conosciuto la gloria, è caduto nell’abisso dell’alcol e della cocaina che avrebbe potuto condurlo alla tragedia. Ha comunque sempre presentato al mondo il suo spirito ribelle. Con l’avvicinarsi del suo sessantesimo compleanno non si è negato un riferimento al suo gol più famoso.

“Sogno di segnare un altro gol agli inglesi, questa volta con la mano destra”, ha dichiarato alla rivista France Football.

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Una pioggia di messaggi di auguri è attesa da tutto il mondo e anche, naturalmente, da Napoli, città della cui immagine l’argentino è diventato parte inscindibile.

“Auguri di cuore a Diego, cittadino di Napoli, il più grande calciatore di tutti i tempi- ha scritto il sindaco Luigi De Magistris – con il tuo genio in campo hai portato Napoli dove i napoletani sognavano.Un abbraccio e grazie per le emozioni che ci hai dato e che resteranno per sempre nella storia della nostra Città”. 

Auguri meno calorosi sono in tutta probabilità quelli provenienti dalla FIFA, i cui dirigenti storici sono stati definiti da Maradona “mafiosi”, “ladri”, “dittatori” e “ignoranti”.

Fuori dagli stadi

La popolarità del “Pibe de Oro” trascende il campo da calcio e da sempre si è contraddistinto come portavoce del popolo contro le ricche élite. Il suo slogan: “Non tradirò mai le mie origini”, quelle della classe operaia.

Il suo compleanno sarà l’occasione di rinnovare i suoi impegni sociali e politici, con il lancio della campagna di beneficenza “I dieci del 10”, per dieci città. Dieci magliette della nazionale argentina con la sua firma verranno vendute all’asta. Una delle località destinate a ricevere i fondi è Esquina, dove sono nati i suoi genitori che hanno avuto in tutto otto figli.

Ora Maradona vive a Brandsen, a sud della capitale Buenos Aires, dove tutto è iniziato nello stadio del Boca Junior. Si trova a 10 minuti dal centro d’allenamento di Gimnasia. La sua grande casa è attorniata da un parco, con un terreno da calcio e una piscina. Una delle sue figlie, Jana, vi coltiva un orto, per far mangiare in modo sano il padre, la cui vita è ora ritmata dagli esercizi quotidiani studiati dal suo medico e dal suo coach personale.

Il servizio del Telegiornale: 

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tvsvizzera.it/Zz/ats/ansa con RSI (TG del 30.10.2020)

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