Passo avanti in Parlamento: per favorire la transizione energetica tutti i nuovi edifici nella Confederazione dovranno essere dotati di pannelli solari per la produzione di elettricità.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Un obbligo analogo vigerà per gli edifici esistenti non residenziali che hanno una superficie di almeno 300 metri quadri. Lo ha deciso la commissione dell’energia della Camera bassa (Consiglio nazionale) secondo la quale occorrerà uniformarsi a questa prescrizione che riguarda l’intero parco immobiliare elvetico entro il 2032.
La decisione, presa durante il dibattito sulla Legge federale per un approvvigionamento in elettricità sicuro con le energie rinnovabili, va ad aggiungersi ad altre misure contenute nel pacchetto che hanno lo scopo di contribuire in modo determinante al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli accordi internazionali sul clima sottoscritti da Berna.
Misure anche per i parcheggi e le ristrutturazioni
In particolare l’adozione generalizzata di sistemi energetici che utilizzano la fonte solare verrà estesa anche ai progetti di ristrutturazione degli edifici per i quali si rende necessario l’ammodernamento. Ma non è tutto: i parlamentari hanno anche stabilito che entro il 2035 i parcheggi con superficie superiore ai 250 metri quadri dovranno essere dotati di tetti con impianti solari e, sempre entro il medesimo arco temporale, le case di vacanza dovranno disporre di sistemi intelligenti di controllo del riscaldamento.
Durante il dibattito la minoranza ha chiesto ulteriori e più severi provvedimenti a carico dei proprietari, quali l’obbligo di sostituire le stufe a resistenza elettrica e sistemi di gestione efficiente dal profilo energetico dei grandi immobili. Proposte che a questo livello della discussione parlamentare non sono state accolte. Ma il dibattito resta aperto e l’iter legislativo può ancora riservate sorprese.
Più in generale la commissione spinge decisamente in direzione dello sviluppo rapido delle energie rinnovabili. A questo scopo i grandi impianti idroelettrici, fotovoltaici ed eolici saranno considerati di interesse nazionale e la loro costruzione è destinata a prevalere, almeno parzialmente, sui vincoli paesaggistici e naturali. In quest’ottica spetterà ai cantoni definire le zone che si prestano all’installazione delle infrastrutture per la produzione di energia pulita.
Nazionale più cauto
L’orientamento della Camera del popolo è però più prudente rispetto a quello dell’altro ramo del Parlamento. In questo senso i commissari del Nazionale sono contrari, con alcune eccezioni puntuali, a consentire la costruzione di impianti nei biotopi d’importanza nazionale e nelle riserve di animali selvatici e di uccelli migratori.
Con i consiglieri agli Stati i commissari del Nazionale condividono l’esigenza di aumentare di 6 TWh la produzione da fonti rinnovabili, allo scopo di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento nel periodo invernale entro il 2040. Un obiettivo realizzabile attraverso i 15 progetti dichiarati recentemente prioritari nella tavola rotonda sul tema organizzata a livello federale.
Del testo normativo si occuperà poi il plenum della Camera del popolo nel corso della sessione di primavera. Ma in ogni caso andranno risolte le divergenze che si profilano con il testo uscito dal Consiglio degli Stati.
UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'autorità di vigilanza dei mercati di Singapore ha multato nove banche per violazione delle norme antiriciclaggio. Tra gli istituti sanzionati figurano UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT del Liechtenstein.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito svizzero dovrebbe disporre di un miliardo di franchi in più per le munizioni destinate ai sistemi di difesa terra-aria (DTA).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una esplosione ha scosso questa mattina il quartiere Prenestino di Roma ma l'impatto è stato talmente violento che il boato si è sentito in molte zone della capitale italiana.
L’Italia smantella un traffico di metalli preziosi verso la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli investigatori italiani hanno annunciato venerdì di aver smantellato un traffico di 600 chili di oro e argento verso la Svizzera. Diciassette persone sono state rinviate a giudizio in un caso che ha fruttato oltre 26 milioni di euro ai suoi autori.
I ghiacciai svizzeri hanno perso la massa accumulata durante l’inverno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo le prime stime, la neve e il ghiaccio accumulati dai ghiacciai svizzeri durante l'inverno si sono ormai sciolti. Da venerdì hanno continuato a perdere massa.
Basta ai centri speciali per richiedenti l’asilo renitenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo il segretario di Stato della migrazione, Vincenzo Mascioli, in futuro non dovrebbero più esserci centri speciali per richiedenti asilo renitenti. Tuttavia, a suo avviso, il fatto di separare gli elementi problematici dagli altri asilanti rimane una buona cosa.
La densità edilizia non rende necessariamente le città più calde
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'edilizia ad alta densità non comporta necessariamente un aumento del calore nelle città. L'importante è come vengono organizzati gli spazi, afferma un ricercatore del Politecnico federale di Zurigo (ETH).
Questo contenuto è stato pubblicato al
La centrale nucleare di Beznau, nel canton Argovia, è stata completamente spenta a causa del caldo. Ieri sera è stato fermato anche il secondo reattore, ha comunicato oggi il gestore Axpo.
Un ritratto dell’immigrazione dal 1966 per guardare al futuro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uno studio mostra che il 60% dell persone immigrate con permesso B o C in Svizzera ha una formazione universitaria. Il profilo tipico è giovane, qualificato e resta solo pochi anni: la sfida è trattenerli.
A un anno dall’alluvione, “la Mesolcina si è rimboccata le maniche”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il vallo di protezione di Sorte nel Comune di Lostallo (canton Grigioni) proteggerà la frazione in modo completo, hanno detto oggi le autorità in una conferenza stampa a un anno dall'alluvione. I costi per il ripristino lievitano ancora e ammontano a quasi 84,2 milioni.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.