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Il Covid-19 continua la sua corsa nelle Americhe

Bimbo curato dai sanitari nello Stato di Amazzonia (Brasile)
Un bimbo di etnia Ticuna, particolarmente colpita dal Sars-Cov2, preso in cura da sanitari nei pressi di Tabatinga, nello Stato brasiliano di Amazzonia. Keystone / Joedson Alves

L'OMS lancia l'allarme per i 183'020 casi di coronavirus contati nelle ultime 24 ore nel mondo, la cifra più alta dall'inizio della emergenza sanitaria.

Il Covid-19 continua a diffondersi soprattutto nell’America latina – epicentro della pandemia – dove si registrano oltre 50’000Collegamento esterno decessi nel solo Brasile, mentre l’Europa si avvia lentamente verso la normalità.

I più colpiti sono sempre gli Stati Uniti con 119’959 morti e 2,3 milioni di infettati, secondo i dati forniti dall’Università Johns Hopkins.

Il servizio del TG:

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In Brasile, secondo paese per numero di infezioni dietro agli Stati Uniti con 1’083 milioni di contagi, sono particolarmente toccate dalla pandemia le megalopoli di Sao Paulo e Rio de Janeiro ma preoccupa la situazione anche in altri Stati latini come il Messico (più di 20’000 morti), il Perù (8’000 morti) e l’Argentina (1’000 morti). Nell’America australe domenica è iniziato l’inverno e si teme per l’evoluzione del Covid-19 nel continente.

Diversamente in Europa si segnala l’uscita della Spagna, che ha aperto le frontiere con i paesi Schengen (ad eccezione del Portogallo, mentre il 1° luglio le riaprirà agli altri Stati), dallo stato di emergenza decretato il 14 marzo scorso.

In Francia riaprono i casinò e le sale cinematografiche mentre a due settimane dalle vacanze estive l’insegnamento scolastico, ad eccezione dei licei, è di nuovo obbligatorio per tutti gli allievi. In Germania e nei Paesi Bassi si sono registrate nel fine settimana manifestazioni di protesta, sfociate in scontri con la polizia, contro le ultime misure restrittive che sono ancora in vigore.

In Svizzera invece fanno discutere gli esperti, anche quelli incaricati da Berna, le decisioni del governo federale in merito all’allentamento del lockdown.

-Coronavirus, “Aperture troppo rapide in Svizzera”.

Da segnalare il raddoppio dei contagi nelle due ultime settimane in Azerbaigian dove è stato decretato un lockdown molto rigido. L’Asia, il Medio Oriente, l’Africa e l’Oceania sono sotto la soglia di un milione di casi ma inquieta il nuovo focolaio a Pechino dove ci sono state 220 nuove infezioni, di cui 22 domenica.

Il virus Sars-Cov2, dalla sua prima apparizione in Cina nello scorso mese di dicembre, ha ufficialmente ucciso finora 465’300 persone nel mondo e ne ha contaminate più di 8,8 milioni, di cui 4 milioni risultano guarite.  

tvsvizzera/afp/spal con RSI (TG del 22.6.2020)

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