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Lombardia nella bufera, Fontana: il tempo è galantuomo

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana in una conferenza stampa durante l'emergenza coronavirus Keystone / Marco Ottico

La Lombardia, epicentro della pandemia di coronavirus in Italia (ed Europa), continua a destare preoccupazione tra operatori sanitari e politici.

Mentre si inizia a discutere della Fase 2 la curva dei contagi nella regione settentrionale, a differenza del resto del paese (con l’eccezione forse del solo Piemonte), scende troppo lentamente e in certe zone, come l’area metropolitana di Milano, i positivi al Sars-Cov2 sono addirittura in aumento (+277 giovedì).

La situazione in Lombardia

In totale i contagi in Lombardia, in base ai dati forniti il 23 aprile da Regione e Protezione civile, sono 70’165 (189’973 in Italia) ma preoccupa soprattutto l’evoluzione degli eventi funesti: nella regione si concentra quasi la metà dei decessi avvenuti nelle ultime 24 ore nel paese (200 su 464, 39 in più rispetto al giorno precedente) e le vittime lombarde sono salite a 12’940 su un totale di 25’549 in Italia.

Ci sono poi questioni specifiche, come le inchieste sulla condotta delle case di riposo (Rsa), il piano sanitario contestato dai medici o l’onerosa operazione dell’ospedale in Fiera, che chiamano in causa direttamente le autorità regionali, in particolare il governatore Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera.

In proposito l’ex sindaco di Varese, intervistato dal TG della Radiotelevisione svizzera, rimanda al mittente le critiche cui è oggetto sui media in queste settimane.

“Dato che il tempo è sempre galantuomo emergerà quella che è la realtà e si capirà come si sono svolti veramente i fatti”, sostiene il governatore lombardo, che ammette solo una leggerezza sul lavoro fatto: “L’unica cosa che ho riconosciuto come una possibile colpa è di non essere stato inclusivo con il Consiglio regionale (…) ma la necessità di prendere decisioni era talmente impellente che non ho avuto proprio il tempo di pensare a questo”.

Frizioni Roma-Milano

Attilio Fontana si sofferma anche sui non sempre idilliaci rapporti, durante questa crisi sanitaria, con Roma. È di questi giorni la polemica sul piano pandemico stilato in gennaio dal governo di cui la giunta lombarda sarebbe restata all’oscuro. “Ho chiesto spiegazioni e chiarimenti su questa cosa che per me era assolutamente ignota”, dice il governatore della Lega.

Ma fonte di irritazioni reciproche sono anche le divergenze costanti sui tempi del lockdown che sta penalizzando soprattutto le vitali e competitive aree manifatturiere del Nord Italia.

Case di riposo, “vittime anche a New York e Madrid”

Riguardo ai decessi che hanno falcidiato le case di riposo nella regione Attilio Fontana dice di non aver mai pensato che si sarebbe potuto verificare un esito si questo tipo, ma “se si guarda i dati di New York, Londra, Madrid e Bruxelles (i numeri) sono gli stessi”.

E difende la scelta del centro di terapie intensive alla Fiera – costato 21 milioni di euro e occupato attualmente da non più di una decina di pazienti (per sua stessa ammissione) – alla luce del numero esiguo di posti in rianimazione in Lombardia rispetto ad altre regioni europee.

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