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On Running, le ‘scarpe’ di Federer quotate alla Borsa di New York

scarpe da corsa
In appena un decennio, le scarpe della società svizzera hanno saputo ritagliarsi una fetta importante di un mercato miliardario. © Keystone / Gaetan Bally

Il gruppo svizzero, che ha tra i suoi principali testimonial il tennista elvetico, ha fatto il suo esordio mercoledì a Wall Street. La società punta a una capitalizzazione di oltre sei miliardi di dollari.

On è una nuova venuta sul mercato delle scarpe da corsa. La storia della società svizzera inizia infatti appena un decennio fa, nel 2010 per la precisione, quando l’ex atleta professionista Olivier Bernhard si mette in testa assieme ai suoi due amici David Allemann e Caspar Coppetti di sviluppare un nuovo tipo di calzatura, più ammortizzante e più stabile.

Un’innovazione che convince velocemente molti appassionati di corsa e che nel 2012 viene salutata dal Wall Street Journal, che parla di una scarpa rivoluzionaria.

La svolta più importante avviene nel 2019, quando Roger Federer entra a far parte della società, investendo stando alle stime 50 milioni di franchi, e diventa il principale testimonial della marca.

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Un mercato da cento miliardi

Oggi le scarpe On Running sono distribuite attraverso 8’100 rivenditori in 50 Paesi. L’azienda, che impiega quasi 1’000 dipendenti, la metà dei quali in Svizzera, ha finora venduto circa 17 milioni di articoli, quasi la metà dei quali in Nord America.

“Inizialmente non avevamo realizzato quanto fosse grande l’industria della scarpa, afferma ai microfoni della Radiotelevisione Svizzera il cofondatore Caspar Coppetti. Solo per quelle da corsa parliamo di un fatturato annuo di 20 miliardi di franchi. Se poi aggiungiamo quelle per il tempo libero e quelle da ginnastica arriviamo a cento miliardi. Se riuscissimo a conquistare il dieci per cento del mercato sarebbe un’impresa incredibile”.

Obiettivo: espandersi ancora

Nel 2020, la On ha realizzato un fatturato record di 425 milioni di franchi. E nei primi sei mesi di quest’anno il balzo in avanti delle vendite è stato dell’85%.

L’entrata alla Borsa di New York dovrebbe permettere di finanziare ulteriori piani di espansione.

Complessivamente saranno quotate 31,1 milioni di azioni. Il prezzo di emissione è stato fissato a 24 dollari l’unità, ciò che dovrebbe permettere all’azienda di raccogliere 746 milioni di dollari.

Secondo la rivista svizzero tedesca Bilanz, la valutazione della società potrebbe raggiungere tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari.

La On non è la sola società svizzera a far parlare di sé a Wall Street in questi giorni.

Martedì, infatti, il gruppo elvetico Sportradar, che ha sede a San Gallo, è entrato a far parte del listino tecnologico Nasdaq. La società è specializzata nella gestione di dati sportivi e nella loro trasmissione ai media, all’industria delle scommesse nonché alle federazioni.

Malgrado la pandemia nel 2020 l’azienda ha aumentato il suo fatturato del 6% rispetto all’anno prima, salendo a 405 milioni di euro (440 milioni di franchi), mentre l’utile netto è progredito di un quarto a 15 milioni di euro. Nella prima metà del 2021 la società ha accelerato ulteriormente: i ricavi sono aumentati (su base annua) del 42% a 272 milioni di euro.

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