
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
Impegnata ai Mondiali in corso in Australia e Nuova Zelanda, la nazionale di calcio femminile elvetica ha compiuto un ulteriore passo per qualificarsi per la seconda volta della storia agli ottavi di finale di questa manifestazione.
Questa mattina le rossocrociate hanno pareggiato 0-0 contro la più quotata Norvegia, che vanta un titolo mondiale e due titoli europei. Per le giocatrici dirette da Inka Grings resta però un ostacolo non indifferente da superare: domenica contro le padrone di casa della Nuova Zelanda dovranno ottenere un punto per poter coronare il sogno di proseguire la competizione.
Dopo questa nota positiva, dobbiamo purtroppo tornare a parlare di maltempo.

Dopo la tempesta, La Chaux-de-Fonds si lecca le ferite. L’entità dei danni subiti dalla città del Canton Neuchâtel è ancora da valutare, ma secondo il sindaco potrebbe superare – e di molto – i 100 milioni di franchi.
È durato pochi minuti ma quello che potrebbe essere stato un tornado – il condizionale è d’obbligo, il servizio di meteorologia sta ancora valutando il fenomeno – ha lasciato dietro di sé una profonda devastazione nella regione. Una persona ha perso la vita, schiacciata nella sua auto da una gru divelta dalle raffiche di vento, e 40 persone sono rimaste ferite. Le operazioni di sgombero dei detriti, sospese durante la notte, dureranno ancora a lungo, vista l’entità del disastro. Circa 200 famiglie sono ancora senza elettricità e il traffico ferroviario è tuttora interrotto.
“È stata una giornata nera nella storia della nostra città. Dopo l’incendio del 1794 [che aveva distrutto gran parte di La Chaux-de-Fonds, ndr] e il tornado del 1926, vi è ora il 2023“, ha dichiarato il presidente dell’esecutivo cittadino Daniel Jeanneret. Calcolare i danni è per ora impossibile, ma secondo Jeanneret visto lo stato di alcuni edifici dovrebbero superare ampiamente i 100 milioni di franchi.
Nelle ultime ore il maltempo non ha però colpito solo la Svizzera romanda. Anche in Ticino le abbondanti precipitazioni hanno causato disagi. Nel Luganese violente grandinate hanno provocato allagamenti. Poco più a sud, nella vicina Lombardia, la situazione è ancora più difficile. Nel Bresciano si conta purtroppo anche un morto: una ragazza di 16 anni che si trovava in un campeggio scout in Val Camonica è deceduta dopo essere stata colpita da un albero caduto.
- La situazioneCollegamento esterno a La Chaux-de-Fonds su RSI News.
- Cosa è successo esattamente a La Chaux-de-Fonds? L’intervistaCollegamento esterno di RSI News al meteorologo Marco Gaia.
- Nubifragio nel Luganese: il servizioCollegamento esterno di RSI News.
- Nubifragi e incendi, l’Italia nella morsa del maltempo: l’articoloCollegamento esterno del Corriere del Ticino.
- La realtà del cambiamento climatico in Svizzera in questo video di SWI swissinfo.ch.

Gli omosessuali non dovranno più aspettare 12 mesi dall’ultimo rapporto sessuale per poter donare il sangue. L’autorità svizzera di omologazione e controllo dei medicamenti Swissmedic ha dato il via libera a questa richiesta del servizio Trasfusione CRS Svizzera.
L’ultima discriminazione che colpiva gli omosessuali in materia di donazione del sangue è stata definitivamente eliminata. Dal primo novembre saranno infatti applicati gli stessi criteri in vigore per le persone eterosessuali.
Da questa data, tutti potranno donare il loro sangue dopo quattro mesi dall’ultimo rapporto sessuale con un nuovo partner e dopo 12 mesi se negli ultimi quattro mesi si sono avuti rapporti sessuali con più di due partner, indica Swissmedic in un comunicato. Questa regola “si basa su una valutazione aggiornata dei rischi correlati a diversi comportamenti sessuali”.
Dal 1988 fino al 2017, in Svizzera gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini (MSM) sono stati esclusi a priori dalla donazione del sangue. Durante l’ultima sessione parlamentare, il Consiglio nazionale ha compiuto un ulteriore passo, decidendo che nessuno deve essere discriminato da questo gesto civico per ragioni legate all’orientamento sessuale. L’ultima parola spettava però a Swissmedic.
- La notiziaCollegamento esterno su RSI News.
- Il comunicatoCollegamento esterno di Swissmedic.
- Nel 2021 l’elettorato svizzero ha approvato la modifica del Codice civile che apre il matrimonio anche alle coppie omosessuali. L’approfondimento su swissinfo.ch.

La scrittrice e poetessa italo-svizzera Silvana Abruzzese Lattmann è scomparsa all’età di 104 anni. La sua opera poetica è stata insignita per tre volte del Premio Schiller, uno dei maggiori riconoscimenti letterari svizzeri.
La notizia del suo decesso, avvenuto il 19 luglio scorso, è stato confermato all’agenzia italiana Adnkronos da Interlinea, la casa editrice di Novara che ha pubblicato i libri più recenti di Silvana Abruzzese Lattmann.
Nata a Napoli l’8 novembre 1918, Silvana Abruzzese nel 1954 sposò Charles Lattmann, di cui assunse il cognome, diventando cittadina svizzera e si trasferì a San Gallo. Dal 1993 abitava a Zurigo.
Tra le sue opere letterarie figurano: “Quindici poesie” in “Almanacco dello specchio”, a cura di Marco Forti (Mondadori, 1978); “Le storie di Ariano” (Vallecchi, 1980); “Fessura” (Casagrande, 1985); “Assolo per tromba in fa maggiore” (Casagrande, 1985); “Il viaggio” (Casagrande, 1987), “La favola del poeta, della principessa, della parola e del gerundio” (Casagrande, 1989); “Deianira” (Casagrande, 1997); “Malâkut” (All’insegna del Pesce d’Oro, 1996); “Incontri” (Libri Scheiwiller, 1998). Poi, tra i libri più recenti, “Brungasse 8 (Interlinea, 2011) o ancora “I colori della guerra” (Interlinea, 2019).
- L’omaggioCollegamento esterno del giornalista Andrea Bertagni, che l’aveva conosciuta recentemente, pubblicato sul Corriere del Ticino.
- La notiziaCollegamento esterno della scomparsa della scrittrice sul quotidiano La Regione.

Delémont, nel Canton Giura, accoglie da martedì a domenica il 24esimo raduno mondiale degli amici della Citroën 2CV.
La mitica Due cavalli sta alla Francia quanto la Cinquecento sta all’Italia. Un’automobile, quella costruita dalla Citroën dal 1948 al 1990, che ha conquistato i cuori di milioni di appassionati e appassionate. Per la 24esima volta nella storia, gli amanti della Dodoche, come a volte è soprannominata, si ritrovano quest’anno a Delémont.
“È la più grande manifestazione mai organizzata nel Canton Giura”, ha osservato il direttore dell’Ufficio del turismo Guillaume Lachat. Per l’evento è stato messo a disposizione un terreno di 53 ettari, ovvero circa 75 campi di calcio.
Dall’inizio della mattinata, lunghe file di 2CV si sono formate ai check-in per entrare nel campeggio. Sono addirittura state segnalate automobili provenienti dall’Australia e dalla Martinica. È la terza volta che la Svizzera accoglie un raduno di questo tipo, dopo Avenches nel 1977 e la regione dell’Haslital nel 1991.
- Il raduno in immaginiCollegamento esterno sul sito del Quotidien Jurassien.
- Il programmaCollegamento esterno della manifestazione sul sito dell’Ufficio del turismo.
- La storiaCollegamento esterno della 2CV sul sito autoscout.

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