La televisione svizzera per l’Italia
ombrellone su una spiaggia

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

Mentre vaste zone dell'Europa meridionale sono confrontate con la canicola e la siccità, in queste ore, qui a nord delle Alpi su alcune regioni si sono abbattuti forti temporali. Ed è purtroppo con questa notizia che iniziamo la nostra rassegna di oggi, poiché a La Chaux-de-Fonds il maltempo ha causato la morte di una persona.

persone davanti a macerie
Afp Or Licensors

Tetti scoperchiati, alberi sradicati, una persona deceduta e diverse altre ferite: La Chaux-de-Fonds ha vissuto attimi di paura lunedì poco prima di mezzogiorno.

Verso le 11:30 una supercella temporalesca si è abbattuta sulla città del Cantone Neuchâtel. MeteoSvizzera ha registrato raffiche di vento che hanno raggiunto punte di 217 km/h. Le immagini provenienti da La Chaux-de-Fonds sono impressionanti. Per un attimo la popolazione ha probabilmente avuto l’impressione di trovarsi in una città della costa est degli Stati Uniti in pieno uragano.

Oltre a danneggiare parzialmente o completamente diversi veicoli, a sradicare alberi e a scoperchiare tetti, il vento ha pure fatto precipitare una gru. È stata proprio la gru a causare la morte di una persona. L’attrezzo da cantiere è caduto su un’automobile che ha poi preso fuoco.

Il traffico ferroviario ha dovuto essere interrotto e l’allarme rimane elevato poiché l’arrivo di un nuovo fronte tempestoso è dato da MeteoSvizzera come imminente.

  • La notizia su RSI News.
  • Le immagini sul sito della Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS.
ombrellone su una spiaggia
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Restiamo in tema maltempo, ma trasferiamoci 2’000 chilometri più a sud-est. Mentre gli incendi continuano a devastare diverse aree della Grecia, in particolare a Rodi e a Corfù, le evacuazioni dei turisti proseguono. Tre operatori svizzeri offrono un volo speciale da Rodi verso la Confederazione e il Dipartimento federale degli affari esteri ha aperto uno sportello speciale nell’aeroporto dell’isola.

Durante il fine settimana a Rodi sono stati evacuati 30’000 turisti e turiste, in quella che è stata definita la più grande operazione di questo tipo mai organizzata in Grecia. Molti di loro sono in attesa di un volo per poter rientrare in patria. Tre operatori turistici svizzeri – Kuoni, Helvetic Tours e ITS Coop Travel – hanno organizzato un volo, previsto per la notte tra lunedì e martedì, al fine di evacuare un centinaio di persone sfollate da alberghi resi inabitabili dal vasto incendio che sta devastando l’isola.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha da parte sua annunciato l’apertura di uno “sportello svizzero” all’aeroporto internazionale di Rodi per “sostenere le persone di nazionalità elvetica che si trovano sul posto”.

Dall’inizio degli annunci di evacuazione, la linea telefonica del DFAE ha risposto a circa 150 domande sulla situazione a Rodi. Il DFAE ha confermato la presenza di cittadini e cittadine svizzeri tra gli evacuati, ma non ha una panoramica del numero di persone coinvolte, né informazioni su eventuali vittime svizzere.

  • Il servizio su RSI News.
  • I consigli di viaggio del DFAE per la Grecia.
  • Non tutti i turisti che si trovano a Rodi sono minacciati dagli incendi. L’articolo di Ticinonline.
persone in un ufficio
Keystone / Peter Schneider

Chi è il consigliere o la consigliera federale che lavora meglio? La ministra della difesa, della protezione della popolazione e dello sport Viola Amherd è considerata la migliore.

A scadenze regolari, i sondaggi sulla popolarità dei sette membri del Governo svizzero sono sulle prime pagine dei giornali elvetici. Questa volta, le testate del gruppo Tamedia hanno chiesto, tra le altre cose, a 25’688 persone di dare un voto all’operato dei e delle consigliere federali. Ad uscirne meglio è stata la responsabile del Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport. La centrista Viola Amherd ha ottenuto un voto di 4,17 su 6.

Al secondo posto figura il socialista Alain Berset (4,15), che ha annunciato le sue dimissioni per fine anno. Al terzo il membro dell’Unione democratica di centro Albert Rösti (4,02), seguito dalla liberale radicale Karin Keller-Sutter (3,89) e dal suo collega di partito Guy Parmelin (3,77). In coda alla classifica giungono invece l’altro liberale radicale Ignazio Cassis (3,57) e la socialista Elisabeth Baume-Schneider (3,42).

Il sondaggio ha anche preso in esame la successione di Alain Berset. Tra le personalità che figurano tra i papabili, il consigliere agli Stati zurighese Daniel Jositsch arriva ampiamente in testa: il 24% delle persone che hanno partecipato al sondaggio hanno espresso un’opinione a lui favorevole. Seguono il consigliere nazionale Pierre-Yves Maillard con il 9% e la consigliera agli Stati basilese Eva Herzog (8%). Nessuno di loro è ancora ufficialmente candidato per subentrare a Berset in Consiglio federale.

  1. Chi è il o la consigliera federale che lavora meglio? La notizia di Keystone-ATS ripresa da bluewin.ch.
  2. Da oltre 70 anni il Governo svizzero funziona in base alla cosiddetta “formula magica”. Ma di cosa si tratta esattamente? Le spiegazioni in questo video di SWI swissinfo.ch.
  3. Le dieci donne entrate nel Governo svizzero.


persone sedute in una grande aula
Archives de la Ville de Lausanne

Esattamente cento anni fa, la Prima Guerra Mondiale si concludeva sulle rive del Lago Lemano. Il 24 luglio 1923, i rappresentanti delle potenze alleate e della Turchia firmavano infatti il Trattato di Losanna, che stabiliva i termini della pace con l’ex Impero Ottomano.

Sebbene oggi sia meno conosciuto del famoso Trattato di Versailles, il Trattato di Losanna fu comunque un grande evento diplomatico, il primo del suo genere mai tenuto in Svizzera. Per otto mesi, diplomatici e giornalisti di tutto il mondo si riunirono sulle rive del lago Lemano. I negoziati si conclusero con la firma di un accordo che ridisegnò i confini del territorio dell’ex Impero Ottomano.

Per la Turchia si trattò di una vittoria, seppur giunta tardivamente. Nel 1920, solo tre anni prima, le potenze vincitrici della Prima guerra mondiale avevano infatti un piano completamente diverso. Secondo il Trattato di Sèvres, ampie parti dell’ex Impero Ottomano dovevano essere cedute a Francia, Regno Unito e Grecia. A est sarebbe stata creata un’Armenia indipendente e alla popolazione curda era stato promesso un proprio Stato.

La Svizzera fu scelta quale sede di questo vertice prima di tutto per la sua neutralità, ricorda Laurent Golay, direttore del Museo storico di Losanna, che dedica un’esposizione all’evento. La regione di Losanna ospitava inoltre un certo numero di emigrati turchi contrari al Sultano. Non da ultimo, la città sulle rive del Lemano aveva una grande capacità alberghiera, con strutture di lusso di recente costruzione, ed era ben collegata alla rete ferroviaria internazionale dall’apertura del tunnel del Sempione nel 1906.

  • Quando in Svizzera si inventò il Medio Oriente: l’approfondimento della Radiotelevisione svizzera di lingua tedesca SRF sul Trattato di Losanna ripreso su SWI swissinfo.ch.
  • L’intervista del mio collega Olivier Pauchard a Laurent Golay (in francese).
  • La mostra su questo evento in corso al Museo storico di Losanna.
  • Un secolo fa il Trattato di Losanna ha segnato la nascita della Turchia attuale, ma anche la sconfitta delle minoranze, scrive il giornale Le Temps.


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