Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
Ieri sera, il Basilea è andato a un passo dalla finale di Conference League e quindi dallo scrivere una pagina storica del calcio svizzero. In una serata che la città sul Reno – ma un po' anche il resto della Svizzera – si prestava a vivere col fiato sospeso, i basilesi sono stati superati ai supplementari 3-1 ed eliminati dalla Fiorentina nel ritorno della semifinale.
A dimostrazione dell'eccitazione intorno al match ci sono i 36'000 posti dello stadio St.Jakob-Park che hanno marcato il tutto esaurito (non succedeva dal 2018) e, purtroppo, anche una certa animosità tra le due tifoserie. Tanto da richiedere l’intervento delle autorità di polizia. Dopo questa parentesi sportiva, vi lascio alle altre notizie odierne.
Buona lettura!
Ricercatori del Politecnico di Losanna (EPFL), insieme a colleghi italiani, hanno sviluppato una tecnologia che fa dialogare le protesi delle mani con gli “arti fantasma”, un’illusione che si registra in molte persone con arti amputati.
Sono ormai diversi anni che un team dell’EPFL lavora per incorporare un “feedback sensoriale” nelle protesi e fornire alle persone con parti del corpo amputate una sensazione più realistica. Il loro ultimo studio, pubblicato giovedì sulla rivista Science, si concentra sulla temperatura. Il feedback sensoriale termico viene fornito in modo non invasivo, con elettrodi posizionati sulla pelle del braccio. In questo modo, si possono percepire il calore o il freddo di un oggetto e segnalare se stanno toccando rame, plastica o vetro.
“Il feedback sensoriale termico è essenziale per trasmettere informazioni che vanno oltre il tatto. Apre la strada a un sentimento di affetto. Siamo esseri sociali, per i quali il calore gioca un ruolo importante”, osserva Silvestro Micera, titolare della cattedra Bertarelli di Neuroingegneria traslazionale e professore all’EPFL e alla Scuola Sant’Anna.
Non sono ancora noti con certezza i motivi alla base dell’illusione dell’arto fantasma, ma probabilmente ciò è dovuto a una sorta di riorganizzazione non controllata delle terminazioni nervose e può generare molte tipologie di sensazioni, come avvertirne ancora la presenza fisica fino a essere anche molto debilitante.
- La notizia su TVS tvsvizzera.it.
- Il comunicato in inglese sul sito di EPFLCollegamento esterno e in italiano su quello dell’ateneo Sant’Anna di PisaCollegamento esterno.
- Il videoCollegamento esterno esplicativo della scoperta.
- Su SWI swissinfo.ch, la storia dell’EPFL e altre importanti scoperte in ambito medico e riabilitativo.
La principale impresa produttrice di metadone, che si era vista ritirare le licenze da Swissmedic, potrà ora riprendere la fabbricazione del farmaco impiegato nelle terapie di disintossicazione per le persone tossicodipendenti assuefatte da oppiacei come l’eroina.
L’impresa con sede nel canton Argovia, che è la principale produttrice a livello nazionale, ha infatti riottenuto il via libera che era stato ritirato, alla fine dello scorso anno, da Swissmedic. La decisione era stata motivata con carenze individuate nell’azienda e con una rottura del rapporto di fiducia con la proprietà.
A seguito del provvedimento gli specialisti nelle dipendenze avevano però parlato di una “catastrofe” per le persone interessate. In Svizzera sono infatti circa 9’000 i tossicodipendenti che assumono regolarmente le compresse di metadone nel quadro di somministrazioni controllate. Ora però l’impresa ha attuato misure di miglioramento e l’autorizzazione, di conseguenza, le è stata nuovamente rilasciata dall’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici.
Interpellata, la società conferma che potrà presto ripristinare la produzione di metadone che dovrebbe quindi riprendere nelle prossime settimane e intanto, come confermato a SRF, si registrano già molti ordinativi.
- Ne dà notizia il sito RSI NewsCollegamento esterno.
- Cos’è la terapia sostitutiva in caso di dipendenza? Se ne parla sul sitoCollegamento esterno della Confederazione.
- Nel Paese dei farmaci stanno finendo le medicine: un recente approfondimento della collega Jessica Davis Plüss.
Le 45esime Giornate letterarie di Soletta, inaugurate ieri, si concentrano in particolare sulla Svizzera plurilingue, con al centro gli autori e le autrici dell’ex Jugoslavia.
La co-direttrice dell’evento culturale che durerà fino a domenica Nathalie Widmer ha spiegato che la realtà della Svizzera è più plurilingue delle lingue nazionali ufficiali e questo anche nella letteratura. L’evento sarà incentrato sul multilinguismo e sui traduttori, si legge in una nota degli organizzatori.
Tra i protagonisti ci saranno gli autori dell’ex Jugoslavia, i migranti che vivono nella diaspora in Svizzera e che raccontano le loro esperienze nelle loro opere, e non solo in una delle quattro lingue nazionali, ma anche in bosniaco, croato, montenegrino o serbo. A questo tema è dedicata anche la serie di eventi “Testi senza frontiere”, in collaborazione con la casa di traduzioni Looren.
Widmer ha dichiarato che i temi sono stati scelti in base ai molti esordi “forti in termini di linguaggio e contenuto” che hanno contrassegnato l’annata letteraria e che hanno quindi dato forma al programma attuale. Ne cita tre esempi: “Bild ohne Mädchen” di Sarah Elena Müller, “Für Seka” di Mina Hava e “Nimm die Alpen weg” di Ralph Tharayil. I romanzi di questi autori parlano di abusi su minori (Müller), di una storia familiare spezzata (Hava) e di una storia di migrazione (Tharayil).
- La notizia di agenzia su SWI swissinfo.ch.
- Il sito ufficialeCollegamento esterno delle Giornale letterarie di Soletta.
Sono state circa 150’000 le persone che ieri sera hanno assistito a un “ballo” di droni allestito nei pressi del porto di Ginevra, nell’ambito del festival “Feu ô lac”.
Malgrado se ne siano già organizzati in passato, è la prima volta che uno spettacolo di droni di queste dimensioni viene messo in scena in Europa. I velivoli volano a un’altitudine massima di 500 metri sopra il porto.
Sulle piattaforme sono stati installati anche tre palchi. Protagonisti del programma musicale sono il cantante reggae ivoriano Tiken Jah Fakoly e il rapper ginevrino Makala, che si esibiranno all’Olympia di Parigi alla fine del mese.
Lo spettacolo creato con i velivoli robotici è durato 23 minuti e i 1350 droni impiegati nelle varie coreografie si esibiranno nuovamente e gratuitamente questa sera e domani.
- Se ne parla sul sito RSI NewsCollegamento esterno.
- Ulteriori dettagli su 20MinutesCollegamento esterno.
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