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camion con rimorchio a forma di razzo

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

Questa mattina dopo che le campane della chiesa di San Martino hanno iniziato a suonare, tutte le luci nel centro storico di Basilea sono state spente. Alle quattro in punto, dopo il tradizionale comando "Morgestraich: Vorwärts, marsch!", i pifferi, i tamburi e le lanterne delle varie clique di quello che è il Carnevale più famoso della Svizzera hanno sfilato per le vie del centro. I bagordi dei drei scheenschte Dääg (i tre giorni più belli) dell'anno si protrarranno fino alla notte tra mercoledì e giovedì.

Dopo questo preludio carnevalesco, vi lascio ad alcune notizie che ho selezionato per voi.

donna in chador attorniata da uomini
Irna

Il ministro degli esteri svizzero Ignazio Cassis ha difeso la sua scelta di nominare una donna come ambasciatrice in Iran. Recentemente una foto di Nadine Olivieri Lozano con un chador aveva destato numerose critiche.

Per la difesa dei diritti delle donne, un’ambasciatrice è “il simbolo più forte” da parte della Svizzera, ha sottolineato lunedì il consigliere federale in una conferenza stampa a margine del Consiglio dei diritti umani dell’ONU a Ginevra. Cassis ha ammesso di essersi chiesto se la miglior cosa da fare non fosse stata “di inviare un uomo; ma avremmo dato il segnale opportuno?”.

Il ministro degli esteri è però giunto alla conclusione che nominare una donna a Teheran avrebbe lanciato un messaggio importante, nonostante le difficoltà di una simile situazione. Cassis ha poi precisato che le e i rappresentanti diplomatici sono tenuti a seguire le leggi del Paese in cui si trovano.

Le immagini di Nadine Olivieri Lozano con indosso il chador nero mentre visitava un santuario nella città di Qom avevano suscitato molte critiche in Svizzera e all’estero. “Indossare il velo conservatore è esattamente ciò che non si dovrebbe fare, mentre le coraggiose donne iraniane rischiano tutto per la libertà”, ha scritto su Twitter l’attrice britannico-iraniana Nasanin Boniadi.

sciatori su una seggiovia
© Keystone / Jean-christophe Bott

Un inverno con così poca neve non lo si è probabilmente mai visto. Mentre le grandi stazioni sciistiche sono riuscite a cavarsela, anche piuttosto bene in alcuni casi, quelle più piccole arrancano.

È ancora presto per un bilancio definitivo della stagione invernale, ma da un primo sondaggio effettuato dall’agenzia stampa Keystone-ATS emerge in sostanza che chi è ricco diventa sempre più ricco e chi è povero sempre più povero. O meglio: le grandi stazioni, soprattutto quelle con impianti ad alta quota, possono sorridere, mentre quelle più piccole devono tirare la cinghia.

A Sankt Moritz, ad esempio, in dicembre è stato registrato un numero record di pernottamenti e anche in gennaio le cifre sono state molto positive. La situazione è simile negli altri grandi comprensori sciistici. Nella regione della Jungfrau, nell’Oberland bernese, si è avuto il quarto miglior inizio di stagione dell’ultimo decennio.

Per molte piccole realtà, l’inverno che sta per concludersi entrerà invece negli annali come uno dei peggiori. In alcune località, le piste sono rimaste chiuse (ad esempio al Nara, in Ticino) oppure hanno funzionato a singhiozzo. Splügen, nei Grigioni, ha tenuto aperto a Natale, ma ha poi dovuto temporaneamente chiudere gli impianti a causa del caldo.

camion con rimorchio a forma di razzo
© Fondazione ENTER Soletta

Le Olimpiadi di Cortina d’Ampezzo del 1956 videro brillare non solo la stella dello sciatore austriaco Toni Sailer, ma anche l’invenzione di un ingegnere ticinese.

Battezzato Spitlight (sputa luce), questo proiettore fu il più potente al mondo. Per tutta la durata dei giochi, il marchingegno a forma di razzo illuminò le pendici del massiccio del Pomagagnon, proiettando i cinque cerchi olimpici, il nome dei vincitori e delle vincitrici e alcuni slogan pubblicitari.

L’artefice di questo spettacolo fu l’ingegnere ticinese Gianni Andreoli, che volle approfittare della vetrina delle Olimpiadi per pubblicizzare la sua invenzione. Il progetto però naufragò per ragioni finanziarie e controversie giuridiche con le persone con cui Andreoli si era messo in società. Lo Spitlight finì così nel dimenticatoio, abbandonato in un deposito.

Quattro anni fa, però, il razzo cromato del ticinese è stato riscoperto da ENTER, il museo del computer e dell’elettronica di Derendingen, nel Canton Soletta, che lo ha completamente restaurato. Lo Spitlight, a cui è anche stato dedicato un libro fotografico, è così potuto tornare ad illuminare le facciate di una città svizzera.

contatori elettrici
© Keystone / Gaetan Bally

Il responsabile della sorveglianza dei prezzi in Svizzera è stato sommerso dalle segnalazioni l’anno scorso: ne sono state inoltrate il 60% in più rispetto al 2021.

La maggior parte delle segnalazioni riguardava i prezzi e le tariffe del settore energetico, ha indicato lunedì Stefan Meierhans. Ben il 30% dei 2’368 reclami inoltrati a Mister Prezzi dalla cittadinanza concerneva infatti questo ambito. Tra gli altri settori più oggetto di segnalazioni, vi sono quello sanitario (13%) e quello delle telecomunicazioni (5,5%).

Alla luce dell’ondata di denunce, Meierhans ha rivisto le sue priorità nel primo trimestre del 2022, concentrandosi sul costo dei carburanti, del riscaldamento e dell’energia per i processi industriali. Ha esortato le compagnie del gas a utilizzare le loro riserve per limitare gli aumenti dei prezzi, in buona parte con successo.

Le tariffe del gas in Svizzera sono aumentate in media di circa 7 centesimi/kilowattora (kWh) da gennaio all’autunno 2022. Questo incremento è stato ampiamente giustificato dalla progressione dei costi di approvvigionamento, come hanno mostrato le inchieste condotte dall’ufficio di Meierhans.


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