
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
in patria, questa notte, saremo tutti con gli occhi all'insù per ammirare la “Superluna”. Grazie alla concomitanza che si verificherà tra la luna piena e la distanza minima dalla Terra, questo evento astronomico promette di essere estremamente suggestivo. Il satellite si troverà infatti a “soli” 357'000 chilometri di distanza dalla Terra.
La comparsa della luna piena è prevista per le 20:38 di questa sera, ma in Svizzera sarà soprattutto visibile a partire dalle 22 e fino alle 6 di domani mattina. Sarà la terza “Superluna” dell’anno, ma la prima per grandezza. Vi lascio alle notizie di oggi.
Buona lettura!

Postfinance, entro il 2024, intende proporre ai suoi 2,6 milioni di clienti una propria offerta nel settore delle criptovalute.
“La direzione di Postfinance ha identificato gli attivi digitali come un’area di crescita strategica e ha deciso di offrire ai propri clienti un’offerta di criptovalute il prima possibile”, ha indicato una portavoce della società all’agenzia Awp, confermando le informazioni diffuse dai media.
Stando all’addetta stampa la domanda dei clienti è molto elevata, il mercato continua a crescere e ci sono molte possibilità di applicazione interessanti intorno alle nuove tecnologie come la blockchain. In assenza di un’offerta da parte della propria banca, molti clienti optano però per le piattaforme di trading straniere. Vista la situazione l’istituto controllato dalla Posta creerà un gruppo di lavoro per accelerare lo sviluppo di una soluzione.
“L’obiettivo è fornire ai nostri clienti un’offerta autonoma al più tardi entro l’inizio del 2024”, ha dichiarato la portavoce, aggiungendo che sono in corso discussioni con “diversi potenziali partner” che potrebbero sostenere Postfinance nei suoi sforzi.
- Ne parla RSI NewsCollegamento esterno.
- Le criptovalute spiegateCollegamento esterno in parole semplici sul sito della Posta svizzera.
- Davvero il futuro è nelle criptovalute? Ecco un’analisi.

Per eliminare il divario di genere nel mondo ci vorranno altri 132 anni, rileva uno studio pubblicato oggi dal Forum economico mondiale (WEF).
Il “Global Gender Gap Report 2022” misura il raggiungimento degli obiettivi di parità tra uomini e donne in diversi campi: partecipazione economica, livello di istruzione, salute e partecipazione politica.
La graduatoria fra i vari paesi vede primeggiare Islanda, Finlandia e Svezia. La Svizzera è 13esima e perde tre posizioni rispetto al 2021, nonostante i passi avanti in ambito sanitario. D’altra parte la situazione non migliora per quanto riguarda la partecipazione professionale e le opportunità economiche. La Confederazione è invece fra i primi 20 al mondo per quanto concerne le componenti della partecipazione politica, sia in parlamento che al governo.
Secondo l’analisi, delle 146 nazioni esaminate, solo una su cinque è riuscita a ridurre le differenze fra i sessi di almeno l’1% nell’ultimo anno. In materia di salute e sopravvivenza il divario è stato chiuso al 96%: il dato è al 94% per l’istruzione, al 60% per la partecipazione economica e al 22% per la partecipazione politica. A questo ritmo di miglioramento ci vorranno 155 anni per chiudere il fossato fra i sessi in materia politica e 151 per colmare quello sulla partecipazione economica.
- La notizia ripresa dal portale ticinonews.chCollegamento esterno.
- Il rapporto “Global Gender Gap 2022”Collegamento esterno può essere consultato sul sito del WEF.
- Ne parla, in chiave italiana, anche il Corriere della SeraCollegamento esterno sul suo sito.
- Cambiare le leggi non basta: l’approfondimento della collega Katy Romy.

La disattivazione della centrale nucleare di Mühleberg, nel canton Berna, procede secondo i piani. Dalla primavera, gli elementi di combustibile vengono trasportati a un sito di stoccaggio provvisorio.
Nella primavera del 2024, a Mühleberg non dovrebbero esserci più elementi combustibili. Si prevede che fino ad allora la quantità di radioattività nella centrale nucleare si sarà ridotta in modo esponenziale. Poi inizierà la seconda fase di disattivazione: la relativa domanda è stata recentemente presentata all’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN).
Tutti i componenti dell’impianto e le strutture degli edifici che sono entrati in contatto con la radioattività devono essere smantellati, trattati e puliti a partire dal 2024. La seconda fase terminerà quando tutta la radioattività sarà stata rimossa dall’impianto e dall’area. Successivamente inizierà lo smantellamento convenzionale.
Mühleberg è stata la prima centrale nucleare svizzera a essere “spenta”, nel dicembre 2019. Da allora è in corso lo smantellamento. A partire dal 2034, l’area a ovest di Berna dovrebbe essere pronta per un nuovo utilizzo.
- Gli ultimi aggiornamenti sulla disattivazione.
- Come si spegne una centrale nucleare? Ecco spiegato.
- Non tutti sono tuttavia d’accordo nell’intraprendere questa strada. Un articolo di qualche mese fa.

Entro il 2040, la città di Zurigo dovrebbe raggiungere i 510’000 abitanti, crescendo così di circa 74’000 cittadini (aumento che corrisponde alla popolazione attuale di San Gallo).
La crescita maggiore è prevista nei quartieri periferici, ossia Affoltern, Altstetten, Schwamendingen e Seebach, come pure nella zona circostante la piazza Escher Wyss, nell’ex quartiere industriale ora diventato “Züri West”. Gli aumenti in questi quartieri “sono principalmente legati all’intensa attività edilizia”, scrive oggi in una nota l’ufficio cittadino di statistica.
I modelli statistici predicono un incremento del 30% per i giovani d’età compresa tra i 10 e i 19 anni, come pure per gli ultraottantenni.
Per il 2040, gli statistici hanno elaborato tre diversi scenari di crescita che ipotizzano una popolazione compresa tra 480’000 e 540’000 abitanti. Lo scenario più probabile, che tiene conto dei progetti di costruzione in fase di realizzazione o previsti, è quello intermedio.
- La notizia riportata da Blue NewsCollegamento esterno.
- Un approfondimento sulla demografia in Svizzera.

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