Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
un po' in tutta Europa la parola 'canicola' è onnipresente. E anche qui in Svizzera in questi giorni rare sono le conversazioni che non iniziano parlando di tempo. Un po' inevitabile, del resto, quando alle otto di sera il termometro all'interno del vostro appartamento segna trenta gradi…
Per cercare un po' di refrigerio, la popolazione ha preso d'assalto le rive dei laghi e dei fiumi. E in alcuni luoghi, si poteva avere l'impressione di ritrovarsi su una spiaggia romagnola a Ferragosto. I corsi d'acqua svizzeri nascondono però numerose insidie e gli incidenti non mancano. Solo negli ultimi tre giorni sette persone sono morte annegate.
Dopo questa introduzione meteorologica, vi lascio alla lettura di alcune notizie del giorno.
La Conferenza sull’Ucraina in programma a Lugano dovrà in particolare definire le priorità, i metodi e i principi della ricostruzione nel Paese. Lunedì il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e le autorità cantonali ticinesi hanno illustrato alcuni punti chiave della riunione in programma il 4 e 5 luglio.
La guerra è ancora in corso ma presto o tardi finirà e perciò “occorre iniziare a discutere al più presto” del processo di ricostruzione, “mettendo attorno allo stesso tavolo Paesi e organizzazioni internazionali coinvolte, soprattutto per definire come vogliamo preparare questo piano”, ha sottolineato lunedì a Bellinzona il ministro degli esteri Ignazio Cassis.
Alla Conferenza di Lugano (URC2022) sono state invitate delegazioni internazionali provenienti da oltre 40 Stati e di circa 20 organizzazioni internazionali. La partecipazione del presidente Volodymyr Zelensky e del primo ministro Denys Shmyhal è confermata e avverrà in forma fisica o virtuale, a seconda dell’evolversi della situazione in Ucraina, ha indicato il Dipartimento federale degli affari esteri.
Le misure di sicurezza nella città sulle rive del Ceresio saranno importanti, ma non diverse da quelle prese abitualmente a Ginevra, luogo d’incontri e colloqui internazionali per eccellenza. Oltre che sulle forze di polizia, i responsabili della sicurezza potranno fare affidamento anche sull’esercito: il Governo svizzero ha approvato l’impiego di un massimo di 1’600 effettivi. Lo spazio aereo sarà soggetto a restrizioni e sarà controllato in collaborazione con l’Italia.
- La notizia su tvsvizzera.it.
- Altri dettagli nell’articoloCollegamento esterno del Corriere del Ticino.
- In questo articoloCollegamento esterno di Ticinonline, l’intervista al professore Gilles Kepel sul ruolo che Turchia e Israele potrebbero svolgere per trovare una via d’uscita alla guerra in Ucraina.
- L’Ukraine Recovery ConferenceCollegamento esterno sul sito del Dipartimento federale degli affari esteri.
Oltre un milione di persone rischiano di essere contagiate dal coronavirus in Svizzera durante l’estate: è quanto afferma l’ex responsabile della task force Covid-19 della Confederazione Tanja Stadler.
“Partiamo dal presupposto che circa il 15% della popolazione sarà infettata”, ha dichiarato la professoressa del Politecnico federale di Zurigo in un’intervista rilasciata al Blick. Basandosi su campioni di acque reflue, si suppone che il numero di casi non contabilizzati sia attualmente più elevato rispetto all’inverno scorso. “Dovrebbero esserci oltre 80’000 nuovi contagi alla settimana”. Una settimana fa, l’Ufficio federale della sanità pubblica aveva annunciato 16’610 nuovi casi in 7 giorni.
“Il numero attuale dei casi è nettamente più alto rispetto alle ultime due estati”, constata Stadler. Ma, a suo avviso, si tratta di casi molto meno gravi. “I dati più recenti mostrano come il 97% della popolazione adulta in Svizzera possiede anticorpi contro la Covid-19 grazie ai vaccini, ma anche a causa delle infezioni”.
L’esperta di biostatistica avverte poi che è sbagliato assimilare l’infezione causata dalla variante Omicron a una banale influenza: “In caso di contagio con Omicron, constatiamo molto più spesso conseguenze a lungo termine rispetto all’influenza, in particolare tra i giovani”.
- L’intervistaCollegamento esterno a Tanja Stadler sul sito del Blick (in tedesco).
- La situazione in Ticino nel servizioCollegamento esterno di RSI News.
- Le cifre chiaveCollegamento esterno sulla pandemia in Svizzera sul sito dell’Ufficio federale della sanità pubblica.
In netta ripresa dopo la crisi causata dalla pandemia, il settore industriale svizzero sta ora subendo i contraccolpi della guerra in Ucraina. Le difficoltà nelle catene di approvvigionamento, la carenza di personale, l’aumento dei costi energetici e il franco forte sono solo alcuni dei fattori di preoccupazione.
In un’intervista ai giornali del gruppo CH Media, il presidente dell’Unione svizzera degli imprenditori Valentin Vogt afferma lunedì che il morale delle imprese è crollato e alcune frenano: “Le aziende a volte rifiutano commesse se queste implicano il reclutamento di personale”.
Nel settore industriale, una delle principali preoccupazioni è la difficoltà nell’approvvigionarsi, ciò che causa notevoli ritardi nelle consegne. L’aumento dei prezzi e la carenza di manodopera sono altri fattori che pesano sul secondario svizzero.
Malgrado questi problemi, l’orizzonte non è però solo coperto da grosse nuvole nere: l’industria svizzera ha sempre dimostrato una grande resistenza alle crisi e spesso è riuscita a rafforzarsi in questi momenti difficili, dando prova di capacità di innovazione.
- Il reportage del mio collega Samuel Jaberg al Salone dell’orologeria, della gioielleria, della microtecnica e della tecnologia medica di Ginevra.
- Le considerazioniCollegamento esterno di Valentin Vogt in merito alla richiesta di un aumento generalizzato dei salari su RSI News.
- Un approfondimento sulla carenza di manodopera in Svizzera.
Roger Federer non è più il numero uno svizzero del tennis e il prossimo 11 luglio uscirà del tutto dalla classifica Atp.
Infortunato da un anno, il vincitore di 20 tornei del Grande Slam è scivolato al 96esimo posto, una posizione dietro Henri Laaksonen, ormai il primo svizzero nella graduatoria Atp. L’altro grande tennista rossocrociato, Stan Wawrinka, occupa dal canto suo la 265esima posizione.
E non è finita qui, poiché il prossimo primo luglio, Federer dovrebbe sparire del tutto dalla classifica Atp, dopo 25 anni di ininterrotta presenza. In effetti, gli verranno ritirati i 600 punti della partecipazione alla finale di Wimbledon del 2019, ancora contabilizzati a seguito delle regole introdotte durante il biennio di pandemia. L’elvetico aveva fatto capolino nella graduatoria il 22 settembre 1997 con il numero 803. Il 2 febbraio 2004 per la prima volta era diventato numero uno, posizione nella quale ha trascorso ben 310 settimane.
Federer ha disputato il suo ultimo confronto ufficiale quasi un anno fa, quando era stato estromesso nei quarti di finale di Wimbledon dal polacco Huber Hurkacz, sconfitta alla quale hanno fatto seguito tre interventi chirurgici al ginocchio destro. Il suo rientro è previsto per il mese di ottobre, in occasione del “suo” torneo di Basilea.
- La notiziaCollegamento esterno ripresa da La Regione.
- In questo articoloCollegamento esterno d’archivio su swissinfo.ch, la carriera di Roger Federer.
- Il sitoCollegamento esterno di Roger Federer.
- Federer sul sito dell’AtpCollegamento esterno.
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