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vacche salgono all alpe

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

La notizia era già nell'aria e oggi è arrivata la conferma: i Rolling Stones hanno dovuto annullare il concerto in programma venerdì a Berna. Ieri era stata annunciata la positività di Mick Jagger al Covid-19 e il concerto previsto ad Amsterdam era stato annullato.

Per i fan elvetici della band britannica, che avevano potuto ammirarli l'ultima volta cinque anni fa a Zurigo, l'appuntamento è però solo rinviato. Il concerto – promettono Mick Jagger & Co. – sarà riprogrammato a data da definirsi e i biglietti rimangono validi.

Rassicuriamo intanto i fan italiani: il concerto del 21 giugno allo stadio San Siro di Milano si terrà invece come previsto.

alain berset
©keystone/peter Schneider

Il ministro dell’interno Alain Berset non ha beneficiato di trattamenti di favore nella vicenda che lo ha visto vittima di un tentativo di estorsione da parte di una ex conoscente.

Incaricate di esaminare le accuse mosse contro il consigliere federale in articoli pubblicati da due settimanali nell’autunno del 2021, le Commissioni della gestione (CdG) del Parlamento svizzero sono giunte alla conclusione che “non vi sono state irregolarità nel procedimento condotto dalle autorità di perseguimento penale né un impiego abusivo di risorse della Confederazione da parte di Alain Berset“.

Nessun trattamento di riguardo quindi e neppure un intervento sproporzionato da parte della Polizia giudiziaria federale, come insinuato negli articoli della Weltwoche e della NZZ am Sonntag. Le CdG hanno inoltre accertato che l’impiego di collaboratori da parte del ministro dell’interno per difendersi dal tentativo di estorsione è stato “circoscritto e adeguato alla situazione”.

La vicenda era iniziata nel novembre 2019. Alain Berset aveva ricevuto una mail nella quale una donna con cui aveva avuto una relazione minacciava di rendere pubblica la cosa. Per tacere, chiedeva 100’000 franchi. A questa prima mail ne erano seguite altre. Il consigliere federale aveva quindi sporto denuncia presso il Ministero pubblico della Confederazione e la donna era stata fermata il 13 dicembre 2019 e poi condannata per tentata estorsione a una multa e a una pena sospesa con la condizionale.

auto polizia
Keystone / Gian Ehrenzeller

In un’operazione congiunta avvenuta lunedì sera, le autorità giudiziarie elvetiche e tedesche hanno arrestato quattro persone ed effettuato diverse perquisizioni nei Cantoni di Zurigo, San Gallo e Lucerna e in Renania-Palatinato. I fermati sono sospettati di partecipazione o sostegno all’organizzazione terroristica Stato islamico.

Nella Confederazione sono state arrestate tre persone ed eseguite sette perquisizioni, mentre in Germania sono stati eseguiti un arresto e una perquisizione, indica una nota diramata martedì dal Ministero pubblico della Confederazione.

L’indagine è stata avviata nel dicembre 2021. Gli imputati sono due cittadini svizzeri di 20 e 26 anni domiciliati nel Canton Zurigo. Entrambi erano già noti alle autorità di perseguimento penale. Il terzo arresto in Svizzera è stato eseguito nell’ambito di un procedimento penale della magistratura dei minorenni di Winterthur, poiché si tratta di un imputato di età inferiore ai 18 anni.

Le tre persone arrestate in Svizzera erano collegate sia tra di loro sia con la persona arrestata dalle autorità tedesche in Germania. Per questo motivo, le perquisizioni domiciliari e gli arresti si sono svolti contemporaneamente.

interno di un ristorante
Keystone / Urs Flueeler

La chiusura dei ristoranti e il divieto di organizzare grandi eventi hanno avuto un impatto significativo sulla diminuzione dei ricoveri ospedalieri legati al Covid-19.

Lo studio, effettuato dalla società di consulenza Swiss Economics per conto della Segreteria di Stato all’economia (Seco), giunge alla conclusione che la chiusura dei ristoranti ha portato a una diminuzione stimata dei ricoveri compresa tra il 28 e il 41%. Anche il divieto dei grandi eventi ha avuto un effetto considerevole.

Per altre misure, invece, non è possibile trarre conclusioni chiare, ad esempio per quanto concerne la chiusura dei negozi. Lo stesso vale per l’obbligo di mascherina nei ristoranti o le limitazioni delle riunioni al chiuso.

Un altro provvedimento si è invece rivelato controproducente: le limitazioni del numero di persone per i raduni all’aperto hanno causato un lieve aumento dei ricoveri. La misura ha infatti indotto molte persone a ritrovarsi in locali chiusi, dove il rischio di infezione è maggiore, sottolinea l’analisi.

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Keystone / Alessandro Della Valle

I contadini e le contadine che rinunciano al taglio delle corna delle vacche vanno indennizzati. Il Consiglio degli Stati ha approvato martedì una mozione in tal senso.

Il testo, approvato per 23 voti a 19, chiede di agire mediante i pagamenti diretti all’agricoltura. Secondo la maggioranza, la mozione rappresenta un segnale per contrastare la tendenza a plasmare le bestie in modo da poterle sfruttare al meglio nella produzione di carne e latte.

Una minoranza ha tentato di respingere l’atto parlamentare poiché teme che le mucche con le corna verrebbero maggiormente tenute in stalle a stabulazione fissa, il che comprometterebbe il loro benessere. Mantenere le protuberanze potrebbe peraltro provocare un incremento dei ferimenti.

La proposta deve ancora passare al vaglio della Camera bassa e non è quindi ancora certo che un giorno gli allevatori e le allevatrici potranno contare sul sostegno della Confederazione. Tuttavia, la questione del taglio delle corna agli animali da reddito sembra appassionare il Paese. Nel novembre del 2018 questo indennizzo avrebbe potuto addirittura essere inserito nella Costituzione. L’elettorato si era infatti espresso sull’iniziativa popolare denominata “per vacche con le corna”. Il testo era però stato respinto dal 54,7% dei votanti.

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