
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
un po’ ce lo aspettavamo: l’inverno a dir poco mite che abbiamo affrontato, ce l’avrebbe fatta pagare. Dopo mesi e mesi di siccità e temperature insolitamente alte (i miei gerani, per esempio, hanno continuato a fiorire per tutto l’inverno), negli scorsi giorni, maltempo e grandine si sono infatti riversati su molte zone della Svizzera.
Il tutto è però durato poco e, malgrado rami spezzati e qualche danno qua e là, il bel tempo è tornato puntuale. Oggi a Lugano splende infatti un gran sole. Dopo questo aggiornamento meteorologico, vi lascio alle altre notizie odierne.
Buona lettura!

La vita in Svizzera diventa sempre più cara anche a causa della guerra in Ucraina e l’aumento dei prezzi dell’energia. Il consigliere federale Guy Parmelin ritiene che le parti sociali abbiano quindi un compito da svolgere: negoziare gli aumenti salariali.
Lo Stato non deve anticipare tali colloqui tra datori di lavoro e sindacati, ha dichiarato il ministro dell’economia in un’intervista al Sonntagsblick. “Ma se necessario, la Confederazione può apportare correzioni, ad esempio, alle prestazioni complementari o ad altre prestazioni per le famiglie a basso reddito“.
Secondo Parmelin è molto probabile che le nuove sanzioni europee decise venerdì nei confronti della Russia provochino un nuovo aumento dei prezzi dell’energia. Si può cercare di diversificare l’approvvigionamento energetico, ma nessuno in Europa ha attualmente una soluzione pronta, ha detto Parmelin.
“Quello che possiamo fare tutti è usare l’energia con parsimonia. In questo senso la Svizzera è già sulla buona strada”, ha sottolineato il ministro dell’economia. Se i prezzi dovessero continuare a salire, la Confederazione potrebbe anche considerare misure di sostegno per alcuni settori. “Ma non siamo a quel punto. Tali misure devono essere mirate”, ha precisato.
- La notizia di agenzia su SWI swissinfo.ch.
- Gli ultimi significativi dati sull’inflazione in SvizzeraCollegamento esterno.
- I prezzi al consumoCollegamento esterno nell’ultimo bollettino pubblicato dall’Ufficio federale di statistica.

Alla fine del XIX secolo, le università svizzere sono state da esempio per gli altri Paesi in materia di uguaglianza di genere e accessibilità agli studi.
In quegli anni, giovani donne provenienti da ogni parte del mondo venivano in Svizzera a studiare e specializzarsi in campi come la medicina, la giurisprudenza, la filosofia o le scienze, per poi contribuire allo sviluppo di queste stesse materie in territorio elvetico come nel proprio Paese d’origine.
Tra le pioniere del mondo accademico vanno citate la svizzera Emile Kempin-Spyri: prima donna a ottenere una laurea in legge nella Confederazione, nel 1887, per poi aprire la propria scuola di giurisprudenza a New York; e Marie Heim-Vögtlin: una tra le prime donne a studiare medicina in Svizzera. In seguito, contribuì alla fondazione del primo ospedale ginecologico del Paese.
Ci sono state però anche la filosofa Anna Tumarkin, alla quale è anche stata intitolata una strada a Berna, e la dottoressa Ida Hoff. Entrambe originarie dell’ex Impero russo, coabitarono nella capitale elvetica e Hoff fu inoltre tra le prime donne ad acquistare un’automobile, guidandola da sé anziché farsi condurre da un autista, come si usava allora.
- Queste e altre interessanti biografie di cittadine di vari Paesi nell’articolo di SWI swissinfo.ch.
- Il dossier della collega Sara Ibrahim sulle donne che guidano il cambiamento.

Novartis è stata colpita da un attacco hacker del gruppo Industrial Spy, che afferma di essere in possesso di dati rubati. Il gigante farmaceutico basilese assicura tuttavia che nessuna informazione sensibile è compromessa.
“Novartis è al corrente del caso, abbiamo indagato in maniera approfondita e possiamo confermare che nessun dato sensibile è stato compromesso“, ha scritto un portavoce della società, contattato da Keystone-ATS, confermando informazioni pubblicate dal sito specializzato BleepingComputer, riprese oggi dal quotidiano Le Temps.
“Prendiamo la riservatezza e la sicurezza dei dati molto sul serio e abbiamo preso misure standard per il ramo industriale in risposta a questo tipo di minacce, in modo da garantire la sicurezza dei nostri dati”, ha aggiunto il portavoce.
Secondo BleepingComputer, Industrial Spy avrebbe messo in vendita sul darknet informazioni legate a Novartis per 500’000 dollari, pagabili in bitcoin. Il gruppo hacker afferma che si tratta di dati rubati nei laboratori di una fabbrica di Novartis, legati fra l’altro a test su farmaci basati sulle tecnologie RNA.
- La notizia ripresa da tio.chCollegamento esterno.
- L’articolo (in inglese) pubblicato da BleepingComputerCollegamento esterno.
- La posizione odierna di società internazionali come Novartis che hanno sedi in Russia in un approfondimento di SWI swissinfo.ch.

Circa 1200 persone si sono riunite sabato pomeriggio per partecipare al primo Pride organizzato a Coira per l’accettazione e l’eguaglianza della comunità queer.
Si tratta della prima manifestazione del genere nel Canton Grigioni, hanno spiegato gli organizzatori. Secondo la polizia cittadina, il tutto si è svolto senza problemi.
Gli oltre mille partecipanti hanno sfilato per la città vecchia del capoluogo retico fino a raggiungere il parco cittadino, dove poi è iniziato un festival in cui si sono tenuti concerti musicali, discorsi e altri spettacoli.
Fra gli altri hanno partecipato anche la consigliera nazionale socialista Tamara Funiciello (rappresentante del Canton Berna alle Camere federali) e l’autrice e attivista Anna Rosenwasser.
- Il servizio di RSI NewsCollegamento esterno.
- La pagina internetCollegamento esterno ufficiale dell’evento.
- Il dossier di SWI swissinfo.ch sulla parità di diritti per le persone omosessuali.

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