La televisione svizzera per l’Italia
tiratori sdraiati

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

Recentemente, mentre preparavo un dossier sulla storia del contrabbando (che potete ritrovare qui), scrivevo che gli spalloni di un tempo, che attraversavano nottetempo la frontiera con il loro prezioso carico sulle spalle, non esistono più. Oggi si tratta soprattutto di bande criminali ben organizzate.

Sono però incappato in una notizia che mi ha fatto un po' ricredere: il Tribunale amministrativo federale ha condannato una coppia rea di aver contrabbandato dall'Italia alla Svizzera oltre 30'000 chili di formaggi e salumi. Da sfamare mezza città. Lo stratagemma utilizzato dai due diabolici contrabbandieri era sempre lo stesso: la donna attraversava la frontiera a piedi e il marito, una volta confermata l'assenza di doganieri, varcava il confine con un veicolo stracarico di prosciutti, salami, bresaole e quant'altro.

Sperando che questa notizia di prelibatezze non stuzzichi troppo il vostro palato, vi lascio all'attualità del giorno.

facciata di un edificio con scritta Museo olimpico
Keystone / Anthony Anex

La presenza in Svizzera di innumerevoli federazioni sportive internazionali genera un indotto annuo superiore a 1,6 miliardi di franchi.

Forse non tutti lo sanno, ma la Svizzera – ed in particolare il Canton Vaud – è la culla delle federazioni sportive internazionali. In tutto il territorio nazionale sono più di 50: dalla Federazione internazionale di tiro con l’arco a quella di bowling, passando per le più famose FIFA o UEFA, sono pochi gli sport che non hanno la loro rappresentanza mondiale nella Confederazione. A fare da calamita è soprattutto la presenza del Comitato olimpico internazionale (CIO), con sede a Losanna.

Questa galassia di federazioni ha un impatto importante sull’economia elvetica. Stando a uno studio dell’Accademia internazionale delle scienze e tecniche dello sport presentato martedì, le oltre 50 associazioni, che rappresentano più di 3’300 posti di lavoro, hanno generato nel quadriennio 2014-2019 un indotto annuo diretto e indiretto di 1,68 miliardi di franchi, di cui circa la metà solo per il Canton Vaud.

Rispetto al quadriennio precedente, vi è stata una crescita del 57%. Questa progressione si può spiegare, tra le altre cose, con la costruzione della nuova sede del CIO a Losanna e con la politica portata avanti dalle autorità per attirare nuove federazioni, spiega il sindaco del capoluogo vodese Grégoire Junod.

  • L’intervistaCollegamento esterno al sindaco di Losanna Grégoire Junod dei colleghi della Radiotelevisione della Svizzera francese.
  • Lo studioCollegamento esterno pubblicato sul sito della città di Losanna.
  • In questo articolo d’archivio di swissinfo.ch, il mio collega Samuel Jaberg spiega perché in Svizzera vi sono così tante federazioni sportive internazionali. Una delle ragioni è anche la fiscalità.
tiratori sdraiati
Keystone / Alexandra Wey

Nel 2019 l’elettorato svizzero ha accettato di inasprire la legge sulle armi da fuoco. Questo giro di vite non sembra aver scalfito la passione degli svizzeri e delle svizzere per fucili e pistole. Anzi.

Con la revisione della legislazione, è diventato più difficile acquistare armi semiautomatiche e per alcune di esse bisogna ottenere un’autorizzazione speciale. Malgrado ciò (e nonostante la pandemia) le vendite non sembrano averne risentito. Solo nel 2020, stando a un’inchiesta della Radiotelevisione della Svizzera tedesca SRF, comuni e Cantoni hanno rilasciato quasi 27’000 permessi per l’acquisto di armi. Nel 2015 erano stati 25’000.

La ragione di questo successo è da collegare soprattutto al boom di quelle che in tedesco sono chiamate le “Schiesskeller”, ovvero i poligoni di tiro sotterranei, sorti un po’ ovunque.

Rispetto ai tradizionali poligoni di tiro all’aperto, di cui la Svizzera è disseminata (anche perché ogni soldato di milizia deve svolgere ogni anno il cosiddetto ‘tiro obbligatorio’), queste infrastrutture hanno diversi vantaggi: ” Qui si può venire, sparare e andarsene quando si vuole; non c’è nessun obbligo di partecipare, ad esempio, a un’assemblea generale [dell’associazione che gestisce lo stand di tiro, ndr]”, illustra Martin Eerhard, proprietario di uno di questi poligoni sotterranei.

  • Il servizioCollegamento esterno della Radiotelevisione della Svizzera tedesca SRF.
  • Il reportage della mia collega Sonia Fenazzi in due poligoni di tiro sotterranei della regione di Ginevra.
  • La passione degli svizzeri e delle svizzere per le armi da fuoco in questo approfondimento di Andrea Tognina.
piazza di una citta
Keystone / Urs Flueeler

Negli ultimi due anni le imposte sono fortemente calate per le imprese con sede in Svizzera. E il Cantone Nidvaldo è diventato la regione fiscalmente più attrattiva al mondo.

A sostenerlo è una ricerca dell’istituto BAK Economics, secondo cui ad incidere è stato soprattutto il progetto Riforma fiscale e finanziamento dell’AVS, accettato in votazione nel maggio 2019. In seguito all’adozione di questo progetto, la maggior parte dei Cantoni ha abbassato le imposte sugli utili e sul capitale delle imprese.

Considerando la media di tutti i 26 Cantoni, l‘onere fiscale effettivo (EATR) per le imprese è così sceso dal 15,8 al 13,9% tra il 2019 e il 2021. In Europa, solo in Irlanda (13,8) e in Ungheria (10,9) il tasso è inferiore. Rispetto ai Paesi vicini, la Svizzera ha invece una tassazione molto più favorevole: l’Austria è al 22,5%, l’Italia al 23,2%, la Francia al 27,1% e la Germania al 29,3%.

Per quanto concerne le regioni, con un EATR di 9,8% il Cantone Nidvaldo (nell’immagine il capoluogo Stans) ha scalzato Hong Kong, diventando così l’area con l’imposizione più bassa tra quelle prese in considerazione dallo studio del BAK.

test rapido covid
Keystone / Martial Trezzini

Nonostante la forte propagazione della variante Omicron, la situazione negli ospedali svizzeri e in particolare nelle cure intense è ancora gestibile.

Il numero di nuove infezioni registrato in Svizzera resta stabile ma a un livello molto alto, con circa 30’000 contagi al giorno. Nelle prossime settimane i casi potrebbero aumentare ancora, anche se più lentamente, ha illustrato martedì durante la conferenza stampa della task force scientifica della Confederazione Virginie Masserey, dell’Ufficio federale della sanità pubblica.

L’attuale forte diffusione del virus non si traduce però in un aumento marcato dei ricoveri in cure intensive, che rimangono stabili (30% dei posti disponibili, 70% letti occupati). La situazione è quindi ancora gestibile, ha spiegato Masserey. Per quanto riguarda i decessi, la media è inferiore a 20 al giorno, quindi a un basso livello e tendenzialmente in diminuzione.

In merito ai test, si oscilla attorno agli 80’000 al giorno, con punte fino a 100’000. Il tasso di positività – fino al 50% per i test PCR – è assai elevato, con un’incidenza che varia molto da un Cantone all’altro: particolarmente toccati dal fenomeno sono la regione del Lemano, dove anche i ricoveri tendono a crescere, al pari del Ticino. Tenuto conto dei numeri, secondo Virginie Masserey vi sono molte persone infette che sfuggono alle maglie dei test perché asintomatiche.


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